La scapestratissima Kathi Wagner - candidata a sostituire il venerabile paparino Wolfgang alla testa dei Festspiele - non contenta delle scempiaggini di cui aveva già lo scorso anno infarcito la sua messinscena dei Meistersinger, per migliorare ulteriormente la sua opera d’arte (povero bisnonno!) quest’anno ha deciso di perfezionare la scena del finale dell’opera, dove Beckmesser plasma da un enorme ammasso di argilla un Adamo (ci sarà mica un’allusione alla Eva, protagonista dell’opera, per caso?)
Questo Adamo è un uomo in carne ed ossa, insomma, una comparsa (pare sia un negoziante di Bayreuth). Nudo come un verme - sennò che Adamo sarebbe? - deve saltare da una balaustra e scappare via. Cosa non ti succede? Che, umido come giustamente dev’essere l’argilla, scivola e inciampa. Per non cadere fa uno sforzo sovrumano, una contorsione impossibile, e scompare dietro le quinte. Risultato: è in ospedale, da operare di ernia al disco!
Questo Adamo è un uomo in carne ed ossa, insomma, una comparsa (pare sia un negoziante di Bayreuth). Nudo come un verme - sennò che Adamo sarebbe? - deve saltare da una balaustra e scappare via. Cosa non ti succede? Che, umido come giustamente dev’essere l’argilla, scivola e inciampa. Per non cadere fa uno sforzo sovrumano, una contorsione impossibile, e scompare dietro le quinte. Risultato: è in ospedale, da operare di ernia al disco!
La prossima rappresentazione è lunedi 4 agosto: se c’è qualcuno disposto a togliersi le mutande, si può fare avanti. Tanto lo vedranno solo i 2.000 spettatori del Festspielhaus, e non - come sabato scorso - anche i 20.000 che seguivano dallo schermo gigante e i 15.000 collegati in streaming.
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