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08 luglio, 2008

Il primo Parsifal e i record di durata

Guardando queste fotografie della prima edizione di Parsifal (quella messa in scena direttamente dall’autore, con l’aiuto dello scenografo e pittore Paul von Joukowsky) viene davvero da sorridere. La sala del Graal raffigurata come una chiesa barocca (non sembrerebbe però il Duomo di Siena, che si dice fosse alla base dell’ispirazione wagneriana); il castello di Klingsor, che più che ricordare Ravello, sembra la residenza del dottor Coppelius; i costumi e le pose degli interpreti, tutto ciò la dice lunga su quanto puerili fossero quegli allestimenti - anche per l’epoca, verosimilmente - e su quanto ancor più assurdo sarebbe riproporli oggi tali e quali. Il che non giustifica peraltro le regie velleitarie, scriteriate e altrettanto assurde che da 40-50 anni ad oggi ci vengono regolarmente propinate a Bayreuth come altrove (essendo forse il MET l’unica eccezione).

Quanto dura Parsifal? O quanto dovrebbe durare? La prima del 1882 pare abbia di poco superato le 4 ore (ovviamente al netto degli intervalli... che a Bayreuth sono lunghissimi). Il record di lentezza spetterebbe al nostro Arturo Toscanini, che nel 1931 la menò per 4 ore e 48’... Il più rapido Pierre Boulez, che nel 1970 divorò il mostro in sole 3 ore e 38’. Un’altra lumaca è stato Levine (4 ore e 38’ nel 1985) mentre Kegel nel '75 andò vicino a Boulez con 3 ore e 40’. Chi sta meglio di altri sui tempi originali è Thielemann, che nel 2006 supera di poco le 4 ore. Altri direttori (Knappertsbusch, Barenboim, Karajan) stanno mediamente sulle 4 ore e un quarto...

Daniele Gatti a gennaio, a Santa Cecilia e senza scena, ha avvicinato Toscanini, presentando perciò una lettura lenta del capolavoro wagneriano: sarà interessante vedere se nella tana del lupo confermerà questo approccio, oppure deciderà di accelerare i tempi, magari in relazione alle esigenze sceniche e registiche di Stefan Herheim.

2 commenti:

Amfortas ha detto...

Interessante questa comparazione, non avevo fatto caso ai tempi di Levine, ad esempio.
È un po' che non l'ascolto, ma ricordo che il Parsifal di Boulez mi lasciò molto freddo.
Sentiremo Gatti.
Sapevi di questo?

http://live.bayreuther-festspiele.de/index.html

daland ha detto...

La piccola Kathi - ormai si sente Festspielleiterin, chissà se lo sarà davvero il prossimo 1° settembre - sta inventando una trovata dopo l'altra. Il 27, oltre allo streaming che porterà nelle casse sue e del paparino (proprietari della società multimediale che si occupa della cosa) un bel gruzzoletto, farà anche diffondere i "suoi" Cantori in una piazza di Bayreuth, su schermo gigante.

Ero tentato di spendere i 49€, poi ho scoperto che il 27 è domenica e doveri familiari mi impedirebbero di isolarmi. E' vero che si può anche rivedere fino al 2 agosto, ma - ripensandoci - ho deciso che quegli euri potrei devolverli in "opere" più degne di un "eurotrash"!