Stanislav Kochanovsky ricompare per la quarta volta sul podio de laVERDI,
dopo le tre apprezzate presenze degli ultimi mesi del 2015. Anche questa volta
ci presenta solo musiche di... casa propria: tre diverse suite
da balletti.
L’impaginazione originale prevedeva una
specie di... crescendo di difficoltà: un leggero
Ciajkovski, poi un semi-leggero
Khachaturian e chiusura in bellezza con il difficile
(non pesante, per carità) Stravinski.
Invece
la locandina in loco e un foglietto volante nel programma di sala annunciavano
che l’ordine era cambiato, portando in apertura il pezzo forte (un po’ come nel concerto precedente). Essendo una
modifica dell’ultimo (o penultimo) momento, vien da pensare che sia stata
originata non da ripensamenti estetici, ma magari da prosaiche circostanze, del
tipo: uno strumentista insostituibile in Petrushka
doveva inderogabilmente andarsene alle 21:15 (!?)
Insomma, quale ne sia stata la
motivazione, si è partiti con il pezzo non solo più forte, ma anche più impegnativo
del programma: Petrushka nulla ha infatti da invidiare - quanto a
straordinaria barbarie musicale - al sovversivo Sacre, che sarebbe comparso di lì a poco, ma che era in gestazione
proprio negli stessi mesi della marionetta. La versione 1947 cambia qualcosa di
quella del 1911, differenziandosene per la più economica strumentazione
(chissà, forse le ristrettezze post-belliche...) Ciò si evince dalla sottostante
tabella:
1911
2 ottavini
(I anche flauto IV, II anche flauto
III)
2 flauti
4 oboi
(IV anche corno inglese)
3 clarinetti in SIb (poi in LA)
clarinetto basso (anche clarinetto IV)
3 fagotti
controfagotto (anche fagotto IV)
4 corni in FA
2 cornette in SIb (poi in LA)
2 trombe in SIb (poi in LA)
(I anche tromba piccola in RE)
3 tromboni
tuba
timpani
cassa
piatti
tam-tam
triangolo
tamburo basco
tamburo militare
tamburino provenzale
campanelli
celesta (2 e 4 mani)
piano
2 arpe
xilofono
quintetto d’archi
|
1947
ottavino
(anche flauto III)
2 flauti
2 oboi
corno inglese
3 clarinetti in SIb
(III anche clarinetto basso)
2 fagotti
controfagotto
4 corni in FA
aaaaa
3 trombe in DO e SIb
aaaaa
3 tromboni
tuba
timpani
cassa
piatti
tam-tam
triangolo
tamburo basco
aaaaaa
aaaaaa
aaaaaa
celesta
piano
arpa
xilofono
quintetto d’archi
|
___
Dopo la pausa, ecco quindi la Bella
addormentata, i 5 brani che compongono la Suite dai 3 atti del
balletto. Musica che non si smetterebbe mai di ascoltare, tanto ti droga con la
sua impareggiabile vena melodica. Era uno dei pezzi prediletti del venerabile Vladimir, fondatore dell’Orchestra, e
ascoltandolo non si può non tornare a ricordarne la straordinaria figura.
___
Si chiude con il compatriota di Stalin (un
onore! ehm...) Aram Khachaturian e la suite di Masquerade, della quale ho
scritto qualche nota a margine di
un’esecuzione con Grazioli in
Auditorium circa tre anni fa.
Il successo qui lo si ottiene a buon
mercato, ecco, e così ci sta pure un bis
con la riproposizione dell’indiavolato galop
finale, per un pubblico (non da record...) osannante.
___
Ora il bravo Stanislav si prepara per una prova impegnativa in quel di
Firenze... ma ci sarà occasione per tornare sull’argomento.
Nessun commento:
Posta un commento