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25 gennaio, 2020

Tristano (monco e deturpato) a Bologna


Ieri il Bibiena ha ospitato la prima recita di Tristan und Isolde. Perchè monco? Ma perchè - come è purtroppo costume deteriore - è stato amputato di una parte essenziale del duetto del second’atto. Già in altra occasione ho spiegato perchè - fosse anche splendida l’esecuzione - non potrei considerarla di serie-A. É un vero peccato che Bologna, una seconda patria per Wagner, non abbia voluto (potuto?) rispettare l’integrità di questa partitura, che ha nientemeno che condizionato tutta la musica composta dalla sua comparsa.

L’ascolto su Radio3 ha messo in luce (a mio avviso) le grandi qualità del Direttore, il redivivo a Bologna Juraj Valčuha, per il resto mi astengo da giudizi sempre aleatori dopo ascolti di tal fatta.


Due parole sulla durata dello spettacolo (iniziato quasi 20 minuti dopo le 18 anche, non solo, per un doveroso omaggio al gran vegliardo Marino Golinelli, benefattore del teatro, avendo generosamente offerto il restyling della platea). Il sito del Comunale porta la seguente indicazione (si presume derivata dai tempi della generale): 75+75+70 = 220 minuti di musica e 30+30 = 60 di intervallo; totale: 280 minuti. Ieri i tempi registrati sono stati, all’incirca: 80+70+80 = 230 e il totale lordo 300 (quindi sia musica che intervalli più lunghi del previsto).

Perchè deturpato? Perchè alla fine un troglodita è riuscito a rovinare precisamente l’ultima battuta del Liebestod, con uno schiamazzo che meriterebbe la galera, come si addice a chi deturpa un dipinto o una scultura in un museo!

(Commenti nel merito più avanti.)

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