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consulta e zecche rosse

06 maggio, 2016

laVERDI 2016 – Concerto n°17


Ancora un pienone in Auditorium, garantito da un altro di quei programmi che attirano (chissà mai perchè?) le folle e non soltanto i patiti e gli snob: Concerto per violino e Quarta di Ciajkovski! Un maligno potrebbe anche pensare che la rediviva Xian si sia voluta garantire un facile successo con poca spesa, ecco...

Ma una grandissima e piacevole novità è stata la presenza di quell’autentico fenomeno che risponde al nome di Gennaro Cardaropoli, che ha lasciato tutti a bocca aperta (...per gridare bravo!) con una prestazione invero eccelsa. Il suo Carlo Ferdinando Landolfi ha inondato la sala di un fiume di note come neanche Ciajkovski si sarebbe immaginato. Ma non si è trattato di pura tecnica virtuosistica (quella l’ha sciorinata nello strabiliante bis di Paisiello-Paganini) perchè il ragazzo ha mostrato soprattutto una grande maturità interpretativa, coniugando un ferreo rispetto della partitura con la libertà (vigilata) che all’interprete è concessa ed anzi richiesta. Lo testimoniano la cadenza del primo movimento e i rubati della centrale Canzonetta.   

La Quarta pare ormai uscire da sola dagli strumenti dell’Orchestra, basta che qualcuno (non per sminuire la Xian, sia ben chiaro...) prema il tasto di invio! Qui le note diventano un vero e proprio oceano in tempesta, ma un oceano perfettamente organizzato e controllato, dove nemmeno una crestina d’onda finisce fuori posto! Trionfo assicurato.

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