Il
trionfo del simpatico Jannik a Melbourne ha attizzato una prosaica
diatriba da stadio (curva-nord vs curva-sud) riguardo la residenza fiscale (Montecarlo)
del campione sud-tirolese (quindi di cittadinanza italiana, cosa che gli
comporta l’onore-onere di difendere e illustrare - vedi la recente Coppa
Davis – il tricolore).
Qui
un (quasi) esaustivo compendio delle due curve posizioni. Che si
escludono mutuamente: o Jannik è un angelo, oppure un demonio, tertium non
datur.
Perché sollevo questo futile argomento in un blog che tratta di tutto fuorchè di tennis e sport? Solo per proporre un ardito parallelo: Richard Wagner!
Del quale nessuno (salvo qualche troglodita) osa mettere in dubbio la grandezza di Artista. Mentre parallelamente (quasi) tutti sottolineano l’abiezione morale (massimamente il feroce e scientifico antisemitismo) dell’Uomo.
Lampante dimostrazione che – in ogni essere umano, potenzialmente – possono benissimo coesistere l’angelo e il demonio!
Però, a differenza di Wagner, Jannik ha ancora la possibilità di liberarsi del fastidioso fardello.
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