intime gioje

chiuder la prigione e buttar la chiave

27 gennaio, 2024

Orchestra Sinfonica di Milano – Stagione 23-24.10

Dopo la parentesi dei due concerti dedicati a balletti russi si torna a cose più serie austere con un programma classico, proposto dal 65enne canguro Alexander Briger, che rimpiazza sul podio il Direttore Emerito Claus Peter Flor, originariamente titolare del concerto.

Insieme a lui entra subito in scena la 25enne albanese trapiantata in Francia Marie-Ange Nguci per offrirci l’ultimo concerto mozartiano, il K595. (Qui una mia personale… sinossi.)

La simpatica Mariangela (che entra ed esce sempre applaudendo l’orchestra e si tiene per sicurezza fogli di spartito nella cassa del pianoforte) ci ha davvero deliziato con questo Mozart sereno ed ottimistico, a dispetto delle sue quotidiane quanto premonitrici fissazioni sull’ineluttabilità della morte: leggerezza di tocco, piccole cadenze, perfetta intesa con l’orchestra… insomma, un bell’esordio qui da noi, in un Auditorium per la verità non proprio stipato. Ci lascia con un paio di encore (il secondo un Saint-Saëns… arrangiato).
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Dopo un ultimo Concerto, ecco un’ultima Sinfonia: la seriosa e cerebrale Quarta di Brahms, composta a poco più di 52 anni e che sarà il suo penultimo lavoro per grande orchestra, prima del Doppelkonzert del 1887. Dopodichè il nostro trascorrerà altri dieci anni rifugiandosi nel riservato ambiente della musica da camera, del Lied e della musica corale. Ambiente dove sfornerà peraltro autentici capolavori.

Briger dirige a memoria, chiaro segno di padronanza della… materia. Dato che anche l’Orchestra ormai potrebbe suonare questa partitura ad occhi chiusi, il risultato complessivo è stato più che dignitoso, tenuto conto delle circostanze (la chiamata del Maestro quasi all’ultimo minuto).

Segnalo infine l’interessante conferenza (dello scorso giovedi) di presentazione del nuovo Direttore Musicale. Direi che ci sono tutte le premesse per un futuro pieno di soddisfazioni per lui, l’Orchestra, la Fondazione e - ça va sans dire – per noi! 

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