apparentamenti

consulta e zecche rosse

11 agosto, 2016

ROF-37 alla radio – 3


Terza ed ultima opera del cartellone principale del ROF-XXXVII è Ciro in Babilonia, una ripresa della produzione del 2012 di Davide Livermore.

Del cast di allora è rimasta la protagonista, una Ewa Podleś per la quale gli anni sembrano non passare mai: aveva già toccato i 60 allora, ma oggi (a giudicare dall’ascolto radiofonico, ma anche dalle ovazioni del pubblico) si direbbe addirittura ringiovanita! Accanto a lei una brava Pretty Yende, che non ha fatto per nulla rimpiangere (pur nella diversità di timbro e tecnica) l’Amira di Jessica Pratt. Antonino Siragusa è un Baldassare un poco in affanno (impietoso è il confronto con lo Spyres del 2012) e tuttavia arriva in fondo senza... rotture. Oleg Tsybulko e Alessandro Luciano si sono onorevolmente difesi (Zambri e Arbace); efficace la prova di Dimitri Pkhaladze nella parte circoscritta ma difficile di Daniello. Isabella Gaudí ha emulato la storica Anna Savinelli nei ripetuti SIb della sua unica aria. Bene il coro di Faidutti, chiamato qui ad una fatica non trascendentale.

Jader Bignamini ha fatto il suo esordio al ROF con una direzione curata e... compassata. Nell’intervista rilasciata a Bossini ha più volte sottolineato il rischio che questa partitura presenta: annoiare il pubblico con tutti quegli interminabili recitativi secchi (parte fondamentale dell’opera settecentesca, ma che oggi a noi fanno venire l’orticaria, diciamolo pure); così per renderceli più digeribili ha dedicato molto tempo con i cantanti nelle prove, oltre a... cassarne una certa parte (mai a sufficienza, peraltro).

Ora le tre opere vengono replicate per tre ulteriori cicli, quindi fino al 20 agosto. Prima la gran festa del 19 con JDF all’Adriatic Arena. A proposito, pare che – forse, chissà – nel 2018 si potrà tornare al glorioso Palafestival: così ha lasciato sperare Mariotti-sr nell’intervista di Pedone, nella quale ha anche gongolato per il successo di pubblico, come sempre costituito per 2/3 da stranieri che accorrono qui dai più remoti angoli del pianeta. Uno dei restanti che si apprestano solo ora a raggiungere la riviera adriatica è... il sottoscritto.

Nessun commento: