Terza ed ultima
opera del cartellone principale del ROF-XXXVII è Ciro in Babilonia, una ripresa della produzione del 2012 di Davide Livermore.
Del cast di
allora è rimasta la protagonista, una Ewa Podleś per la quale gli anni sembrano non passare
mai: aveva già toccato i 60 allora, ma oggi (a giudicare dall’ascolto radiofonico,
ma anche dalle ovazioni del pubblico) si direbbe addirittura ringiovanita! Accanto
a lei una brava Pretty Yende, che non
ha fatto per nulla rimpiangere (pur nella diversità di timbro e tecnica) l’Amira
di Jessica Pratt. Antonino Siragusa è
un Baldassare un poco in affanno (impietoso è il confronto con lo Spyres del
2012) e tuttavia arriva in fondo senza... rotture. Oleg Tsybulko e Alessandro Luciano
si sono onorevolmente difesi (Zambri e Arbace); efficace la prova di Dimitri Pkhaladze nella parte
circoscritta ma difficile di Daniello. Isabella Gaudí ha emulato la storica Anna Savinelli nei ripetuti SIb della sua unica
aria. Bene il coro di Faidutti,
chiamato qui ad una fatica non trascendentale.
Jader
Bignamini
ha fatto il suo esordio al ROF con una direzione curata e... compassata. Nell’intervista
rilasciata a Bossini ha più volte sottolineato il rischio che questa partitura
presenta: annoiare il pubblico con
tutti quegli interminabili recitativi
secchi (parte fondamentale dell’opera settecentesca, ma che oggi a noi fanno
venire l’orticaria, diciamolo pure); così per renderceli più digeribili ha
dedicato molto tempo con i cantanti nelle prove, oltre a... cassarne una certa
parte (mai a sufficienza, peraltro).
Ora le tre opere vengono replicate per
tre ulteriori cicli, quindi fino al 20 agosto. Prima la gran festa del 19 con JDF all’Adriatic Arena. A proposito,
pare che – forse, chissà – nel 2018 si potrà tornare al glorioso Palafestival:
così ha lasciato sperare Mariotti-sr nell’intervista
di Pedone, nella quale ha anche gongolato per il successo di pubblico, come
sempre costituito per 2/3 da stranieri che accorrono qui dai più remoti angoli
del pianeta. Uno dei restanti che si apprestano solo ora a raggiungere la riviera
adriatica è... il sottoscritto.
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