Toh, un altro cinese immigrato in Canada che – praticamente da solo e dal
nulla, e quando era poco più che un ragazzo (è del 1987) diplomato al
conservatorio e studente di Legge ad Harvard - ha messo in piedi un colosso che
oggi è, nel mondo della musica, ciò che Project Gutenberg è in quello della letteratura.
Si tratta di IMSLP (la P sta per Petrucci, il
primo editore di musica, nel 1501 a Venezia) una biblioteca (e non solo) che
oggi rende disponibili gratuitamente in web centinaia di migliaia di partiture
(spartiti, parti d’orchestra), incisioni e video di più di 13.000 autori. Dal
2006 (anno in cui Guo
aprì il sito) il database di IMSLP è stato continuamente alimentato da
contributi di centinaia di volontari, che hanno indefessamente scansionato
volumi di composizioni musicali per uploadarli caricarli sul sito e renderli
così disponibili gratuitamente a chiunque nell’intero pianeta.
L’avventura ebbe le sue belle rogne, quando (2007) la più grande impresa di pubblicazioni
musicali chiese ed ottenne da Guo di staccare la spina, per supposte
violazioni di copyright. Ma a parte
il copyright, si tratta in realtà della violazione del business di quelle società, che sopravvivono (e/o prosperano) con
gli introiti della vendita delle loro pubblicazioni, vendita evidentemente
compromessa da iniziative come questa. Il problema non è nuovo e già parecchi
anni fa ci furono cause in tribunale contro la cosiddetta pirateria di
Internet; ancora oggi, ad esempio, Youtube deve continuamente intervenire su
reclami di case discografiche, reti televisive, teatri e operatori dello
spettacolo, per oscurare filmati la cui disponibilità online rischierebbe di
mandare in fumo ingenti investimenti. Il problema è tuttora oggetto di
dibattiti e ha fatto nascere, al solito, scuole di pensiero.
Ma torniamo al nostro cinesino. Riaperto il sito nel 2008 con il supporto e l’appoggio
di svariate personalità della cultura e con modesti impegni a vigilare sulle
pubblicazioni messe in rete (oggi si può dire che si fa
prima a censire, parlando dei classici, ciò che non è disponibile!) l’avventura di Guo ha ovviamente cominciato a
soffrire della cosiddetta crisi di
crescita, alla
quale ha contribuito l’incorporazione dei dati di WIMA (Werner Icking Music
Archive) e l’integrazione degli archivi con quelli di altre consorelle (per
quanto non affiliate) quali la
Petrucci Europe. Un giocattolo tipo-lego che è diventato… l’Empire State Building!
Come e con quali/quante risorse lo può continuare a gestire una singola persona?
Come si può osservare su ogni pagina del sito, nella colonna a sinistra è
presente il classico pulsante Donate,
che fa accedere al sistema PayPal dove
chiunque può fare libere offerte attraverso carta di credito. E questo era originariamente il solo strumento di finanziamento impiegato da Guo per ripagarsi della
fatica e dei costi di mantenere il suo sito in perfetta efficienza. Successivamente
Guo ha stretto un accordo con Amazon:
che devolve a IMSLP una percentuale dei ricavi di vendite effettuate tramite un’apposita
sezione del sito. Analoga
partnership esiste con Sheet Music
Plus e altre realtà.
Ma quali
erano e sono i costi di gestione e gli introiti da donazioni e altro non è mai
stato dato di sapere. Nel 2011 Guo ha costituito una società (la Project Petrucci LLC) con l’unico
obiettivo di occuparsi della gestione del sito (sollevando lui personalmente da
responsabilità civili… mica per niente ha studiato Legge!) Il
quale sito ha l’estensione .ORG, che ne caratterizza le finalità non di lucro. Tuttavia la Project Petrucci
(LLC sta per Limited Liability Company, per noi
sarebbe una srl) è formalmente una società e non una charity o una fondazione
culturale (come ad esempio Wikimedia
Foundation, che gestisce i diversi siti Wiki) società che però non è tenuta a stringenti adempimenti,
primo fra i quali la pubblicazione di bilanci o rendiconti economici (viceversa
una Fondazione deve rispettare mille regole assai complesse e stringenti,
proprio per dimostrare di essere una non-profit
organization). La società di Guo è supportata e legalmente rappresentata
dalla Agents
and Corporations, Inc. con sede a
Wilmington, nel Delaware (il Delaware è lo Stato che ha più di altri legiferato
proprio in relazione alle società tipo LLC). In sostanza, IMSLP è in mano ad
una piccola società commerciale, di cui è unico proprietario Guo. Il che non
interessava a nessuno fino a quando il sito veniva gestito come un ambiente
aperto a collaborazioni e i suoi contenuti erano messi gratuitamente a disposizione
di chiunque.
Ma, proprio fra Natale 2015 e Capodanno
2016, Guo, apparentemente senza nemmeno interpellare, via forum, la comunità di
IMSLP, ha deciso di introdurre una forma di abbonamento
al sito (22,80$ all’anno, equivalenti a 1,90$ al mese). Va premesso che l’abbonamento
è opzionale e che i contenuti del
sito restano gratuitamente a disposizione di chiunque; ma i non-abbonati avranno
alcuni, più o meno limitati, svantaggi: non potranno accedere ai contenuti più
recenti e potranno sperimentare tempi di attesa prima che loro richieste di download vengano onorate, o sorbirsi
qualche messaggio pubblicitario.
L’annuncio è stato dato domenica
27/12/2015 sul forum
di IMSLP da Guo, che ha giustificato la decisione con la necessità di
garantire un futuro di sicurezza economica alla sua iniziativa, dato che il
meccanismo delle donazioni e delle partnership non avrebbe garantito e non garantirebbe introiti sufficienti
e soprattutto stabili. L’annuncio ha però subito scatenato vivacissime reazioni,
per lo più negative e soprattutto da parte dei maggiori contributori di contenuti, i quali (benchè garantiti di un
abbonamento decennale) si sentono quasi vittime di un raggiro: aver lavorato per
anni a-gratis per un fine nobilissimo, e scoprire ora che il loro lavoro
potrebbe essere utilizzato da qualcuno per… fare
business!
Per la verità sono anche comparsi
interventi meno aspri, o addirittura di appoggio all’improvvisa decisione di
Guo: nei quali si minimizzano le conseguenze delle restrizioni per i
non-abbonati e si conferma l’apprezzamento per l’attività del sito.
Da parte di tutti però si sottolinea la
necessità che la Petrucci Library LLC d’ora in avanti pubblichi dati (almeno
sommari) sul suo conto economico, sull’ammontare delle donazioni e degli
abbonamenti e sulla destinazione degli introiti.
___
Chiudo con la mia personale esperienza (per quel che può contare, ma 7 anni in questo caso sono… un’eternità). Ecco, fin dal 2009 ho (annualmente, ed
anche pochi giorni prima della decisione di Guo!) fatto una donazione a IMSLP,
in base a considerazioni non solo di tipo etico,
ma anche squisitamente economico:
immaginando di accedere a 100 nuove partiture all’anno (questo è più o meno il
mio tasso di utilizzo del sito) è facile ipotizzare quale è il risparmio
rispetto ad acquistare sul mercato quelle partiture: si tratterebbe di cifre
ampiamente superiori ai 1000€/anno. Bene, una porzione non infima di tale cifra è quella
che è stata oggetto delle mie donazioni. Ecco, se oggi io decidessi di
sostituire la donazione con l’abbonamento, mr. Guo avrebbe moltissimo da rimetterci.
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