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03 gennaio, 2016

Edward W. Guo: chi è costui?


Toh, un altro cinese immigrato in Canada che – praticamente da solo e dal nulla, e quando era poco più che un ragazzo (è del 1987) diplomato al conservatorio e studente di Legge ad Harvard - ha messo in piedi un colosso che oggi è, nel mondo della musica, ciò che Project Gutenberg è in quello della letteratura.

Si tratta di IMSLP (la P sta per Petrucci, il primo editore di musica, nel 1501 a Venezia) una biblioteca (e non solo) che oggi rende disponibili gratuitamente in web centinaia di migliaia di partiture (spartiti, parti d’orchestra), incisioni e video di più di 13.000 autori. Dal 2006 (anno in cui Guo aprì il sito) il database di IMSLP è stato continuamente alimentato da contributi di centinaia di volontari, che hanno indefessamente scansionato volumi di composizioni musicali per uploadarli caricarli sul sito e renderli così disponibili gratuitamente a chiunque nell’intero pianeta.

L’avventura ebbe le sue belle rogne, quando (2007) la più grande impresa di pubblicazioni musicali chiese ed ottenne da Guo di staccare la spina, per supposte violazioni di copyright. Ma a parte il copyright, si tratta in realtà della violazione del business di quelle società, che sopravvivono (e/o prosperano) con gli introiti della vendita delle loro pubblicazioni, vendita evidentemente compromessa da iniziative come questa. Il problema non è nuovo e già parecchi anni fa ci furono cause in tribunale contro la cosiddetta pirateria di Internet; ancora oggi, ad esempio, Youtube deve continuamente intervenire su reclami di case discografiche, reti televisive, teatri e operatori dello spettacolo, per oscurare filmati la cui disponibilità online rischierebbe di mandare in fumo ingenti investimenti. Il problema è tuttora oggetto di dibattiti e ha fatto nascere, al solito, scuole di pensiero.

Ma torniamo al nostro cinesino. Riaperto il sito nel 2008 con il supporto e l’appoggio di svariate personalità della cultura e con modesti impegni a vigilare sulle pubblicazioni messe in rete (oggi si può dire che si fa prima a censire, parlando dei classici, ciò che non è disponibile!) l’avventura di Guo ha ovviamente cominciato a soffrire della cosiddetta crisi di crescitaalla quale ha contribuito l’incorporazione dei dati di WIMA (Werner Icking Music Archive) e l’integrazione degli archivi con quelli di altre consorelle (per quanto non affiliate) quali la Petrucci Europe. Un giocattolo tipo-lego che è diventato… l’Empire State Building! Come e con quali/quante risorse lo può continuare a gestire una singola persona? Come si può osservare su ogni pagina del sito, nella colonna a sinistra è presente il classico pulsante Donate, che fa accedere al sistema PayPal dove chiunque può fare libere offerte attraverso carta di credito. E questo era originariamente il solo strumento di finanziamento impiegato da Guo per ripagarsi della fatica e dei costi di mantenere il suo sito in perfetta efficienza. Successivamente Guo ha stretto un accordo con Amazon: che devolve a IMSLP una percentuale dei ricavi di vendite effettuate tramite un’apposita sezione del sito. Analoga partnership esiste con Sheet Music Plus e altre realtà.

Ma quali erano e sono i costi di gestione e gli introiti da donazioni e altro non è mai stato dato di sapere. Nel 2011 Guo ha costituito una società (la Project Petrucci LLC) con l’unico obiettivo di occuparsi della gestione del sito (sollevando lui personalmente da responsabilità civili… mica per niente ha studiato Legge!) Il quale sito ha l’estensione .ORG, che ne caratterizza le finalità non di lucro. Tuttavia la Project Petrucci (LLC sta per Limited Liability Company, per noi sarebbe una srl) è formalmente una società e non una charity o una fondazione culturale (come ad esempio Wikimedia Foundation, che gestisce i diversi siti Wiki) società che però non è tenuta a stringenti adempimenti, primo fra i quali la pubblicazione di bilanci o rendiconti economici (viceversa una Fondazione deve rispettare mille regole assai complesse e stringenti, proprio per dimostrare di essere una non-profit organization). La società di Guo è supportata e legalmente rappresentata dalla Agents and Corporations, Inc. con sede a Wilmington, nel Delaware (il Delaware è lo Stato che ha più di altri legiferato proprio in relazione alle società tipo LLC). In sostanza, IMSLP è in mano ad una piccola società commerciale, di cui è unico proprietario Guo. Il che non interessava a nessuno fino a quando il sito veniva gestito come un ambiente aperto a collaborazioni e i suoi contenuti erano messi gratuitamente a disposizione di chiunque.

Ma, proprio fra Natale 2015 e Capodanno 2016, Guo, apparentemente senza nemmeno interpellare, via forum, la comunità di IMSLP, ha deciso di introdurre una forma di abbonamento al sito (22,80$ all’anno, equivalenti a 1,90$ al mese). Va premesso che l’abbonamento è opzionale e che i contenuti del sito restano gratuitamente a disposizione di chiunque; ma i non-abbonati avranno alcuni, più o meno limitati, svantaggi: non potranno accedere ai contenuti più recenti e potranno sperimentare tempi di attesa prima che loro richieste di download vengano onorate, o sorbirsi qualche messaggio pubblicitario.

L’annuncio è stato dato domenica 27/12/2015 sul forum di IMSLP da Guo, che ha giustificato la decisione con la necessità di garantire un futuro di sicurezza economica alla sua iniziativa, dato che il meccanismo delle donazioni e delle partnership non avrebbe garantito e non garantirebbe introiti sufficienti e soprattutto stabili. L’annuncio ha però subito scatenato vivacissime reazioni, per lo più negative e soprattutto da parte dei maggiori contributori di contenuti, i quali (benchè garantiti di un abbonamento decennale) si sentono quasi vittime di un raggiro: aver lavorato per anni a-gratis per un fine nobilissimo, e scoprire ora che il loro lavoro potrebbe essere utilizzato da qualcuno per… fare business!

Per la verità sono anche comparsi interventi meno aspri, o addirittura di appoggio all’improvvisa decisione di Guo: nei quali si minimizzano le conseguenze delle restrizioni per i non-abbonati e si conferma l’apprezzamento per l’attività del sito.

Da parte di tutti però si sottolinea la necessità che la Petrucci Library LLC d’ora in avanti pubblichi dati (almeno sommari) sul suo conto economico, sull’ammontare delle donazioni e degli abbonamenti e sulla destinazione degli introiti.
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Chiudo con la mia personale esperienza (per quel che può contare, ma 7 anni in questo caso sono… un’eternità). Ecco, fin dal 2009 ho (annualmente, ed anche pochi giorni prima della decisione di Guo!) fatto una donazione a IMSLP, in base a considerazioni non solo di tipo etico, ma anche squisitamente economico: immaginando di accedere a 100 nuove partiture all’anno (questo è più o meno il mio tasso di utilizzo del sito) è facile ipotizzare quale è il risparmio rispetto ad acquistare sul mercato quelle partiture: si tratterebbe di cifre ampiamente superiori ai 1000€/anno. Bene, una porzione non infima di tale cifra è quella che è stata oggetto delle mie donazioni. Ecco, se oggi io decidessi di sostituire la donazione con l’abbonamento, mr. Guo avrebbe moltissimo da rimetterci.   

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