Dopo 115 anni anche la Scala ha deciso di togliere
l’ostracismo a Una sposa per lo Zar, di cui ieri è andata in scena
la prima, irradiata da Radio3.
Di tutto ciò
che in radio non si può vedere, si è invece
sentito assai chiaramente all’uscita finale
del regista, l’incompreso Cerniakov,
sommerso da un uragano di buh. Prossimamente
cercherò di riferire in proposito dopo aver fatto il santomaso.
Quello che si
è udito prima mi è parso di livello mediamente accettabile, con un mix di alti e
bassi che vanno da Kränzle a Černoch, passando per Prudenskaya e Peretyatko.
Una vera fortuna poter ascoltare un’interprete della prima del 1899 (stra-smile e 100 di questi giorni, Anna!)
Ci è mancato
molto il luppolo selvatico. Peccato, vuol
dire che saremo costretti a brindare con… vodka tedesca!
Nessun commento:
Posta un commento