parentopoli al potere

Melonia Trump

27 aprile, 2018

Terremoti al Regio



Torino in questi giorni vive ore davvero drammatiche!

La Juve dei sovrani Agnelli le ha prese (contrappasso micidiale) dal Napoli dell’ex-raccattapalle DiMaio e se la vede brutta sul fronte scudetto (si rischia di dover rinfoderare l’antico adagio: non c’è sei senza sette!)

E adesso: una che è stata messa lì da quello stesso DiMaio (o Casaleggio per lui) e ha già portato abbastanza sfiga alla Juve al costo di morti e feriti, si permette di mandare affanculo il glorioso Teatro cittadino, assurto (grazie a gente tosta come Castellani, Chiamparino e Fassino) a modello di oculata quanto sabauda gestione del patrimonio musicale del Regno d’Italia, Torino capitale!

In due giorni: se ne va sbattendo la porta il sovrintendente Vergnano (che 19 anni di pressione deretanica non hanno potuto trattenere incollato alla sedia) e poi lo segue il direttore musicale Noseda (che un paio d’anni fa poco mancava che sfidasse il detto Vergnano a duello...) e con loro se la vede brutta un extracomunitario che occupa(va) la poltrona di direttore artistico (rischia il rimpatrio forzato in Costarica, celebre culla di melomani verdiani).

E per di più a Roma non c’è Franceschini che possa opporsi alla deriva.

O tempora, o mores!

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