Il glorioso Malibran di Venezia ospiterà fra pochi giorni cinque recite della farsa giocosa per musica intitolata Le metamorfosi
di Pasquale,
opera del grande Gaspare Spontini che
è stata miracolosamente riportata alla
luce poco tempo fa in Belgio (insieme ad altre due opere e ad una
cantata) e che Venezia e Jesi (rispettivamente luogo della prima del 1802, e patria del compositore di Maiolati) hanno deciso
di mettere in scena con sollecitudine.
La farsa,
il cui testo è di Giuseppe Maria Foppa,
è sottotitolata Tutto è illusione nel
mondo, che non può non richiamare alla mente il boitiano Tutto nel mondo è burla che chiude Falstaff (non si può escludere che Boito
conoscesse il testo di
Foppa,
il quale era famoso per aver scritto libretti su soggetti shakespeariani...)
___
La vicenda – tipica del genere-farsa,
basata su equivoci, scambi di identità e qui-pro-quo
- è ambientata nel parco e poi nel castello del Barone, che ha una figlia (Costanza)
da lui promessa al Cavaliere (del
Prato). Ma Costanza (che ha la sua cameriera, Lisetta) ama ed è riamata dal Marchese
(Alberto, che nessuno al castello, eccetto la padroncina, ha mai visto) il
quale ha a sua volta un servo, Frontino,
che si innamora di Lisetta. Il protagonista (gabbato) della farsa è Pasquale, un avventuriero, tipo senza
arte nè parte, sedicente innamorato di Lisetta, e che sarà vittima della simpatica
macchinazione del quartetto Marchese-Costanza/Frontino-Lisetta volta ad
assicurare il positivo esito delle aspirazioni amorose delle due coppie.
Nel vasto parco
del castello
Scena I
Facciamo la
conoscenza con le due coppie che alla fine si uniranno felicemente. Il Marchese
e il fido Frontino si aggirano circospetti nel parco per incontrare Costanza,
che infatti sopraggiunge, accompagnata dalla fida cameriera. Marchese e
Costanza vorrebbero subito scambiarsi ardenti effusioni, ma ne sono impediti
dalla saggia Lisetta, che li invita alla prudenza e poi respinge anche le avance di Frontino. I quattro esternano
i loro tormenti d’amore, poi Lisetta informa il Marchese dell’inimicizia del
Barone nei suoi confronti e delle intenzioni del suddetto di dare la figlia in
sposa al Cavaliere. Frontino chiede aiuto a Lisetta, perchè metta la sua
astuzia al loro servizio; cosa che Lisetta sembra apprestarsi a fare,
ricordando al Marchese che lui al castello non è conosciuto... Ma in quel
momento Frontino avverte tutti che lì sta arrivando proprio il Cavaliere, così
Costanza e Lisetta se ne scappano in tutta fretta.
Scena II
Il Cavaliere,
che ha osservato la scena, scopre subito l’identità del Marchese, lo invita a
rinunciare a Costanza e, al suo diniego, lo sfida ad un duello alla pistola...
a cavallo!
Scena III
Frontino osserva
da lontano il duello: si ode un colpo, poi il cavallo del Cavaliere si impenna
e disarciona il passeggero; il Marchese spara un colpo in aria, mentre il servo
del Cavaliere corre al castello a chiamare aiuto per far arrestare il Marchese,
che Frontino si ripropone di salvare.
Scena IV
Facciamo qui la
conoscenza del protagonista, Pasquale, squattrinato ed affamato, che arriva lì
sperando di incontrare la sua (un tempo) amata Lisetta. Ma si chiede: che matrimonio
sarebbe quello fra uno sbandato nullatenente e nullafacente e una modesta
cameriera? Ricorda i 10 anni di girovagare a vuoto ed anche la profezia di una
maga, che gli aveva predetto fortuna a seguito della caduta del suo signore. Ma
quando ciò era accaduto e lui dell’accaduto rise, il signore suo lo aveva licenziato
in tronco, altro che fortuna! Adesso è pure stanco morto, si spoglia della sua
casacca e si addormenta.
Scena V
Frontino e il
Marchese si sentono ormai braccati, ma il servo ha un’idea geniale: vede
l’abito di Pasquale addormentato e lo fa indossare al padrone, gettando le di
lui vesti, più cappello e spada, accanto al dormiente. Il Marchese scappa e Frontino
si apposta ad osservare gli eventi.
Scena VI
Pasquale,
risvegliato dal trambusto provocato da Marchese e Frontino, si ritrova al
fianco i lussuosi abiti del Marchese; crede di sognare, ma poi ripensa alla
profezia della maga e si convince che la fortuna è finalmente arrivata anche
per lui. Si veste di tutto punto e già si immagina nei panni di un gran signore
che dà ordini ai suoi servi e lacchè.
Scena VII
Frontino si
presenta a Pasquale trattandolo come il suo padrone e chiamandolo Marchese del Colle. Il poveraccio ci
casca e si convince ulteriormente del miracolo di cui è beneficiario. Frontino
si complimenta con lui per la vittoria nel duello contro il Cavaliere, che gli
voleva sottrarre la ricca ereditiera. Pasquale ringalluzzisce ulteriormente, ma
vien messo da Frontino sull’avviso che il padre della ragazza si oppone alle
sue nozze. Arrivano frattanto le guardie del Barone.
Scena VIII
Ecco le guardie,
cui Pasquale tenta di resistere, persino dichiarando che lui non è il ricercato,
ma nessuno gli crede e Frontino, fingendo commiserazione, lo compromette
ulteriormente facendolo passare per vanesio, così il poveraccio deve arrendersi
e viene portato via.
Una grande sala
del castello
Scena IX
Costanza è
preoccupata per l’esito del duello, quando il Marchese (nei panni di Pasquale)
le si para dinanzi avvertendola che – essendo a tutti sconosciuto - rimarrà lì
in giro e le indicherà via via come comportarsi. Poi canta la sua determinazione
a fare sua Costanza.
Scena X
Costanza è preoccupata
che il Marchese si esponga troppo e rovini tutto. Lisetta arriva tutta
affannata e annuncia: il Barone e il Marchese si sono incontrati in giardino!
Scena XI
Arrivano il
Barone e il Marchese (che il Barone non ha riconosciuto, come Costanza e
Lisetta comprendono). Il Barone annuncia che il Marchese (Pasquale) verrà
portato lì per essere interrogato.
Scena XII
Il Marchese
(Pasquale) si presenta e subito ha un moto di sorpresa vedendo lì Lisetta, che
da parte sua non sa trattenere lo stupore. Tutti se ne domandano la ragione e Frontino
invita Lisetta a fingere che Pasquale sia il Marchese, cosa di cui si convince
anche il Barone. Che chiede a Pasquale se intenda sposare la figlia. Il
poveraccio risponde di sì, ma che lo fa per i suoi milioni! Il Barone lo fa
accomodare in altra stanza con Lisetta, mentre lui se ne va con Costanza.
Scena XIII
Frontino e
Lisetta si prendon gioco di Pasquale: il servo del Marchese gli canta
sfacciatamente una dichiarazione d’amore per la cameriera di Costanza e se ne
va.
Scena XIV
Lisetta e
Pasquale restano soli. Pasquale, che crede Lisetta non lo abbia riconosciuto,
cerca di presentarsi, pendendola alla lontana, ma Lisetta gli stronca ogni
illusione, maledicendo il Pasquale che l’abbandonò dopo averle promesso di
sposarla. Ora Pasquale si rivela apertamente, vantando il suo nuovo status di nobile, che le potrà dare
ricchezze e onori. Lisetta finge di restare colpita dalle sue avance, ma quando lui se ne va, non
manca di schernirlo.
Scena XV (?) non indicata
sul libretto
Scena XVI
Il Marchese
annuncia a Lisetta che il Cavaliere, rimessosi dai postumi del duello, desidera
incontrarlo. Contrariamente alla cameriera, lui sembra fidarsi del gentiluomo. Sopraggiunge
di corsa Costanza annunciando l’arrivo del padre. Il Marchese e Lisetta escono.
Scena XVII
Il Barone
rimprovera la figlia per essersi invaghita del Marchese (Pasquale) che lui non
è assolutamente disposto ad accogliere come genero. Costanza lo rassicura: alla
fine tutto si aggiusterà, il suo amore avrà anche la benedizione del padre.
Scena XVIII
Restato solo, il
Barone si interroga sul significato delle parole della figlia, poi, all’arrivo
del Marchese (Pasquale), lo licenzia sdegnato e se ne va.
Scena XIX
Pasquale è
raggiunto da Lisetta (e fugacemente dal Cavaliere). Sta cominciando a temere pericoli
e pensa di svignarsela con la cameriera, promettendole nobiltà e ricchezze. Lei
finge di seguirlo.
Scena XX
Sopraggiunge in
gran fretta Frontino, che blocca la fuga dei due e poi notifica al suo (finto)
padrone che su di lui si spargono voci assai compromettenti. Lisetta finge ancora
di provare grande attrazione per Pasquale, rivolgendogli frasi appassionate,
che però indirizza anche a Frontino, prima di lasciarli soli.
Scena XXI
Pasquale si
sincera che Frontino sia davvero e tuttora suo servitore. Alla risposta
affermativa gli confessa di aver sentito in giro voci non proprio edificanti su
di lui. Poi però si rassicura, e chiede al servo di aiutarlo a svignarsela,
promettendogli ricchezze. Frontino chiama in causa Lisetta ed entrambi si
avviano verso di lei.
Scena ultima
Il Cavaliere
riconosce la nobiltà d’animo del Marchese (che nel duello, sparando in aria,
gli ha risparmiato la vita) e si dice disposto a farsi da parte nella corsa a
Costanza, avendo già convinto anche il Barone. Arriva Lisetta che annuncia la messinscena
di uno scherzo ai danni di Pasquale, scherzo che dovrà peraltro avere
conseguenze incruente. Lisetta canta la sua morale
contro i maschi che troppo spesso si prendono gioco delle femmine. Arrivano
Frontino e Pasquale, cui sono stati fatti indossare i panni di una anziana
malconcia, per facilitarne la fuga. Ma arriva gente e a Pasquale viene
consigliato di assumere atteggiamenti da vecchia in preda a crisi epilettiche.
Al sopraggiungere di Barone, Marchese, Cavaliere e Costanza, Pasquale cerca maldestramente
di fuggire, ma così rivelando a tutti la sua vera identità. Il Marchese racconta
al Barone dello scambio d’abito con Pasquale (al momento del duello). Pasquale,
assurdamente, chiede la mano di Lisetta, la quale lo smerluzza davanti a tutti
per la sua passata infedeltà, notificandogli di aver già sposato Frontino.
Pasquale balbetta ancora giustificazioni, poi si rassegna, mentre tutti gli
altri annunciano un gran pranzo matrimoniale per festeggiare le due coppie che
convolano a giuste nozze.
___
Mah, un soggetto
– a prima lettura – non propriamente entusiasmante, per non dire di peggio; che
siamo tutti curiosi di giudicare vestito
dalle note del grande Spontini. Teniamo presente che a Venezia (ma anche a
Napoli e Roma) a cavallo del 1802 si era ancora lontani dalla strepitosa
irruzione (1810) di un 18enne pesarese che letteralmente rivoluzionerà il
genere farsa (e dopo di questo pure l’opera buffa e quella seria!) Un esempio
di produzione musicale di quei tempi è questa farsa di Mayr,
tutt’altro che disprezzabile, ma un poco troppo... prevedibile, ecco, senza veri
spunti di genio.
Pasquale è
verosimilmente l’ultima opera composta da Spontini prima del suo trasferimento in
Francia, dove videro la luce quasi subito lavori di grande rilievo (Milton, La Vestale, Fernand Cortez) che decretarono l’incontrastato successo parigino
del musicista marchigiano. È quindi di grande interesse scoprire se e quanto il
Pasquale anticipi la successiva evoluzione
francese di Spontini. E all’uopo si adopereranno Gianluca Capuano, che ha grande consuetudine con il ‘700 (non solo
barocco) e strumentisti della Fenice, che supporteranno le voci di Irina Dubrovskaya, Michela
Antenucci, Giorgio Misseri, Christian Collia, Carlo Checchi, Franceesco Basso
e di Andrea Patucelli (nel
ruolo-titolo).
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