Riecco Jader Bignamini in Auditorium per dirigervi un programma assolutamente classico, Campogrande a parte (…ma
ormai sta diventando un classico pure lui!) Sala quasi stracolma, evidentemente
questa offerta super-tradizionale paga…
Un programma tutto in… RE maggiore,
aperto dal 29enne fiammingo - con nome russo - Yossif Ivanov, che fa ritorno qui dopo un lustro esatto per
proporci un monumento del repertorio classico: il Concerto Op.61 di Beethoven.
Il lunghissimo Allegro ma non troppo
iniziale è affrontato d Ivanov con una certa qual spigolosità, poi la sua
invidiabile tecnica e il bellissimo suono del suo Stradivari vengon fuori alla grande nella cadenza (la celebre di Kreisler).
Convincente la resa del centrale, sognante Larghetto,
dove il solista dialoga a più riprese con le eccellenti prime parti dei fiati (clarinetto, corno e fagotto) e spigliato e
brillante il Rondò finale, il cui
ritornello viene dal solista esposto a distanza di ben due ottave.
Bignamini tiene benissimo a bada un’orchestra
in organico di archi… mahleriano, lasciandola sfogare solo nei tutti del finale. Successo pieno e bis con l’ennesimo Dies Irae, chissà se indirizzato agli autori dei massacri parigini,
la mente dei quali veniva proprio dalla patria di Ivanov…
__
Chiude la serata una sinfonia pastorale, ma non quella per
eccellenza (Beethoven) bensì la Seconda
di Brahms, del quale sono invece
state cassate (rispetto al programma originario) le Variazioni su un tema di Haydn.
Qui Bignamini non risparmia più nulla
(nemmeno l’iniziale ripetizione dell’esposizione)
e mette in risalto tutti i chiaroscuri (dinamici ed agocici) della partitura:
delizioso in particolare l’Allegretto,
con i suoi improvvisi scarti di tempo, e strepitoso davvero il conclusivo Allegro con spirito, chiuso da una (fin
troppo!) forsennata coda, con gli archi prima chiamati a due autentici salti
mortali (seguiti dalle due pause di minima)
e poi con gli ottoni e gli altri fiati a sparare l’abbacinante raffica di crome
che sigilla la sinfonia. Trionfo assicurato.
Nessun commento:
Posta un commento