Siamo sotto
Pasqua e – immancabile – ecco l’appuntamento con Ruben Jais per una delle due (rimaste,
delle 5) Passioni bachiane, che ad
anni alterni caratterizzano la programmazione de laVERDI nella Settimana Santa.
Questa volta ritocca alla grandiosa Matthäeus-Passion del 1727.
La squadra
di quest’anno vede impegnati i complessi strumentali de laBAROCCA, rinforzati
(per formare le due orchestre) da altri elementi dell’Orchestra principale
(cito per tutti: Scarpolini e Mugnai, prime parti di violoncello e
viola) e dai cori de laVERDI, quello adulto di Erina Gambarini, suddiviso nei due prescritti dalla partitura, e
quello dei piccoli di Maria Teresa
Tramontin, che a questi si aggiunge (per le parti di soprano ripieno)
all’apertura e alla grande chiusa della prima parte della Passione.
Ieri sera
gli interpreti di Evangelista (Clemens
Löschmann), Gesù (Klaus Häger) e
Pietro-Pilato-Pontefice-Giuda (Daniele
Caputo) erano sistemati davanti al coro I, mentre i 4 solisti (Céline Scheen, Filippo Mineccia, Tim
Lawrence e Marco Granata) si alternavano al proscenio. Cristiano Contadin era alla viola da gamba.
Pubblico abbastanza
numeroso (con parecchie presenze… germaniche) e soprattutto concentratissimo (durante
le quasi tre ore di musica non si è sentita volare una mosca) che ha tributato a
tutti un grandissimo trionfo.
Oltre alla
seconda recita in Auditorium (di venerdi 3) questa sera l’esecuzione viene
replicata in Duomo,
in quella che speriamo diventi una bella consuetudine, grazie alla fattiva
collaborazione di Monsignor Gianantonio Borgonovo.
2 commenti:
Apprendo ora che La Verdi ha ottenuto il sospirato riconoscimento di istituzione culturale da parte del Ministro. Bella notizia.
Buona PAsqua!
@mozart2006
Sì, è finalmente una buona notizia. Speriamo seguano presto le conseguenze concrete!
Contraccambio auguri!
Posta un commento