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consulta e zecche rosse

30 aprile, 2010

La Frau secondo Mehta al Maggio (via-radio)

Mancando una firma di Napolitano, si è potuto procedere all'apertura del Maggio n°73, con Mehta che faceva proprio ieri i 74!

Una più che buona Frau, tenuto conto di tutte le difficoltà che un'opera simile contempla. Mehta, che la dirigeva per la prima volta, è parso padroneggiare da par suo questa immensa partitura (anche perché si è ben guardato dall'eseguirla in-toto!)

Le due protagoniste, Adrianne Pieczonka e Elena Pankratova davvero splendide, una meglio dell'altra, soprattutto nel finale, dove sono chiamate ad autentiche imprese nell'ottava alta.

L'Imperatore Torsten Kerl se l'era cavata discretamente nei primi due atti, poi nel terzo è proprio crollato. Un po' se l'è voluta, quando ha preteso di chiudere il die Himmelsboten eilen hernieder aus der Luft con un LA acuto, invece di quello un'ottava sotto, scritto in partitura, e così si è suicidato: stecca evidente e voce andata definitivamente a quel paese. Da lì non ha più passato il SOL, figuriamoci cosa poteva fare sul DO acuto, con cui avrebbe dovuto chiudere il beide in prüfenden Flammen gestählt, che invece le due signore hanno sparato in modo superbo.

Ottimo il Barak di Albert Dohmen, che non ha avuto sbavature neanche sui diversi FA cui Strauss chiama il personaggio.

La Lioba Braun ha una voce possente, che però, nelle note sotto il rigo, diventa sgradevolissima e volgare: va bene che interpretava un misto di megera, strega e fattucchiera, ma insomma è una parte pur sempre da cantare!

Gli altri più che sufficienti. Bravi i coristi, soprattutto i piccoli.

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