Elliot Carter ha compiuto ieri 100 anni.
La sua musica potrà piacere o non piacere, ma una cosa è certa: è musica “genuina”. A differenza di “cose” (vero John, vero Karl-Heinz?) che con la musica nulla hanno a che fare.
Vedere e sentire Elliot conversare amabilmente con Barenboim e Levine (da Charlie Rose) alla vigilia del suo secolo, celebrato con l’esecuzione della sua “Interventions” eseguita dai due maestri, fa davvero bene allo spirito.
1 commento:
Anche se penso che Cage e Stockhausen abbiano dato contributi importanti alla evoluzione del linguaggio musicale, ma siano oggi probabilmente più superati di altri musicisti d'avanguardia, sono d'accordo nel festeggiare i 100 anni di Elliott Carter, la cui musica è vivacissima e divertente, anche quella scritta negli ultimi due o tre anni, alla vigilia del centenario.
Ricordo una bellissima esecuzione da parte del Quartetto Emerson in un concerto alla Società del Quartetto di Milano. La musoneria del pubblico parruccone fu spietatamente punita dagli Emerson con un bis a tamburo battente delle Sei Bagatelle di Webern. Poi, a sala semivuota, i pochi entusiasti residui furono premiati con il finale del'op.59 n.1 del grande Ludovico Van...
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