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02 giugno, 2019

laVerdi 18-19 - Concerto n°31


Oggi pomeriggio è toccato al Direttore Principale Ospite (al suo quarto appuntamento) offrirci il penultimo concerto della stagione 18-19.

Ancora Brahms in locandina, a chiusura dell’integrale di sinfonie e concerti dell’amburghese. In programma quindi il Doppio (violino e violoncello) ultima fatica del compositore nel campo dei brani per grande orchestra. Una strana coppia sostiene le parti solistiche: al violino la spalla de laVerdi, Luca Santaniello, che solo eccezionalmente si alza dalla sua sedia... e una specialista di violoncello ormai affermata - benchè soltanto ventenne! - in campo internazionale, Erica Piccotti. Per l’occasione Stefano Borali, che suonò in Orchestra... nel secolo scorso (per i primi 5 anni dalla fondazione) ha preso il posto di Konzertmeister.

È un Brahms assai cerebrale e ostico, quello dell’Op.102, ma i due riescono a rendercelo gradevole, e non solo nel lirico Andante centrale. Tecnica sopraffina e grande affiatamento, assolutamente necessario per una buona riuscita del concerto. Completa l’opera l’Orchestra, che Fournillier fa dialogare con i solisti senza mai... metterli in secondo piano.  

Dopo il funambolico bis (la Passacaglia che Halvorsen ha tratto da Händel) Ruben Jais esce sul palco per congratularsi con la bravissima Erica e per festeggiare il compleanno di Luca, imitato dall’Orchestra che intona la celebre tanti auguri a te...
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Ecco poi l’apoteosi della danza (copyright Richard Wagner) al secolo la Settima beethoveniana. Che Fournillier presenta con piglio quasi forsennato (se si esclude l’Allegretto, ovviamente) ottenendo effetti fin esagerati, dei quali va a ringraziare di persona ogni prima parte ed ogni sezione dell’orchestra.

Per lui e per tutti ovazioni da stadio.

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