Tutta Italia e tutto Novecento
per questo nuovo appuntamento in Auditorium. Lo specialista in musiche nostrane
Giuseppe Grazioli ci ha infatti presentato
un programma
occupato da Respighi (per la verità
ispirato anche da... forestieri) e Marinuzzi.
Del compositore bolognese abbiamo
ascoltato tre arrangiamenti di musiche non sue, a cominciare da Chopin, del quale è stata eseguita la
trascrizione della Polacca op.40, prodotta nel 1920 (insieme a quella del Preludio op.20) come parte della musica
per il balletto di Ileana Leonidov
intitolato La Pirrica.
Le trascrizioni e gli arrangiamenti di
questa celeberrima Polacca militare sono innumerevoli, spesso predisposti per spettacoli
di balletto, e il primo ad occuparsene fu probabilmente Glazunov,
poi qualcuno ci ha infilato il coro, altri il canto e la danza; la NYPO l’ha incisa già nel
1919; quindi, nel 1921, ecco la Banda della Marina USA;
ancora la NYPO con Kostelanetz;
non manca LasVegas...;
qui, per non dimenticarne l’origine, si aggiunge anche il pianoforte; ecco poi 12 violoncelli coreani; e
ancora una trascrizione per organo; e poi un’altra banda; infine non poteva
mancare il rock! È verosimile che Wagner abba preso
spunto dall’incipit di questa Polacca per creare il Leit-motiv (non a caso...
militaresco) di un suo famoso personaggio: Kurwenal.
Per distinguersi dalla... massa,
Respighi pensò bene di portare la tonalità - dal LA (e RE) maggiore dell’originale
- al SIb maggiore. Poi le sue doti di grande orchestratore hanno fatto il
resto.
É stata quindi la volta di Rossini, e della celebre Rossiniana,
le cui origini vengono sempre riferite a brani tratti esclusivamente dal Volume
XII dei Pièces de vieillesse (Quelques riens pour album). Il che è
inesatto, come mostra il sottostante specchietto
che riporta i riferimenti corretti, che rimandano anche al Volume VI (Album pour les enfants dégourdis) e al Volume VIII (Album de château):
Respighi
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Rossini
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1. Capri e Taormina (Allegretto-Barcarola)
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Volume XII – n°1 - Allegretto
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(Andantino-Siciliana)
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Volume XII – n°8 – Andantino sostenuto
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2. Lamento – Andantino maestoso
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Volume VI – n°3 – Memento homo
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3. Intermezzo
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Volume XII – n°2 – Allegretto moderato
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4. Tarantella puro sangue (con passaggio de la processione)
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Volume VIII – n°9 - Tarantelle
pur sang (avec traversée de la procession)
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Infine Bach, e il suo Preludio&Fuga BWV532,
dove Respighi riesce mirabimente a riprodurre con l’orchestra i suoni di un
gigantesco organo!
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Il pezzo forte
del pomeriggio era la Sinfonia in LA di Gino
Marinuzzi, che Grazioli ha già diretta meno di un anno fa a Catania, con un
grandissimo successo.
L’opera,
composta sotto i bombardamenti del 1942, si articola in tre movimenti: Apertura – Georgica – Ditirambo(-Finale):
qui quella che era, fino a poche settimane orsono, l’unica incisione, con Niksa Bareza e i
filarmonici croazzi. Oggi è in commercio, fresca di stampa, quella di Grazioli-laVerdi:
Musica di grande
fascino, assolutamente ancorata al diatonismo e per la quale mi verrebbe da proporre
la definizione apparentemente bizzarra di classico
tardo-romanticismo (!) Mi sentirei anche di applicarvi (non in senso denigratorio,
attenzione) l’epiteto che molti detrattori di Mahler impiegavano per liquidare
la musica del boemo: Kapellmeister-Musik,
musica che rimane in testa ad un Direttore d’Orchestra, della tantissima e
diversa che dirige ogni giorno, e che poi riemerge trasfigurata e plasmata
dalla sua sensibilità.
Ci troviamo spunti
da Bruckner, Brahms, Wagner, Mahler, Strauss, Scriabin,
Shostakovich, ...e da musiche da film, sapientemente inseriti in un corpus armonico e contrappuntistico di
prim’ordine e con orchestrazione di alta scuola.
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Oggi pomeriggio
l’Auditorium era discretamente affollato da un pubblico che ha mostrato di
apprezzare molto questa proposta (piuttosto inconsueta nella stagione
principale) tributando meritate ovazioni a Grazioli e ai ragazzi.
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