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07 maggio, 2017

2017 con laVerdi – 18


Tutta Italia e tutto Novecento per questo nuovo appuntamento in Auditorium. Lo specialista in musiche nostrane Giuseppe Grazioli ci ha infatti presentato un programma occupato da Respighi (per la verità ispirato anche da... forestieri) e Marinuzzi.

Del compositore bolognese abbiamo ascoltato tre arrangiamenti di musiche non sue, a cominciare da Chopin, del quale è stata eseguita la trascrizione della Polacca op.40, prodotta nel 1920 (insieme a quella del Preludio op.20) come parte della musica per il balletto di Ileana Leonidov intitolato La Pirrica.

Le trascrizioni e gli arrangiamenti di questa celeberrima Polacca militare sono innumerevoli, spesso predisposti per spettacoli di balletto, e il primo ad occuparsene fu probabilmente Glazunov, poi qualcuno ci ha infilato il coro, altri il canto e la danza; la NYPO l’ha incisa già nel 1919; quindi, nel 1921, ecco la Banda della Marina USA; ancora la NYPO con Kostelanetz; non manca LasVegas...; qui, per non dimenticarne l’origine, si aggiunge anche il pianoforte; ecco poi 12 violoncelli coreani; e ancora una trascrizione per organo; e poi un’altra banda; infine non poteva mancare il rockÈ verosimile che Wagner abba preso spunto dall’incipit di questa Polacca per creare il Leit-motiv (non a caso... militaresco) di un suo famoso personaggio: Kurwenal.

Per distinguersi dalla... massa, Respighi pensò bene di portare la tonalità - dal LA (e RE) maggiore dell’originale - al SIb maggiore. Poi le sue doti di grande orchestratore hanno fatto il resto.

É stata quindi la volta di Rossini, e della celebre Rossiniana, le cui origini vengono sempre riferite a brani tratti esclusivamente dal Volume XII dei Pièces de vieillesse (Quelques riens pour album). Il che è inesatto, come mostra il sottostante  specchietto che riporta i riferimenti corretti, che rimandano anche al Volume VI (Album pour les enfants dégourdis) e al Volume VIII (Album de château):

Respighi
Rossini
1. Capri e Taormina (Allegretto-Barcarola)
Volume XII – n°1 - Allegretto
                               (Andantino-Siciliana)
Volume XII – n°8 – Andantino sostenuto
2. Lamento – Andantino maestoso
Volume VI – n°3 – Memento homo
3. Intermezzo
Volume XII – n°2 – Allegretto moderato
4. Tarantella puro sangue (con passaggio de la processione)
Volume VIII – n°9 - Tarantelle pur sang (avec traversée de la procession)

Infine Bach, e il suo Preludio&Fuga BWV532, dove Respighi riesce mirabimente a riprodurre con l’orchestra i suoni di un gigantesco organo!
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Il pezzo forte del pomeriggio era la Sinfonia in LA di Gino Marinuzzi, che Grazioli ha già diretta meno di un anno fa a Catania, con un grandissimo successo.

L’opera, composta sotto i bombardamenti del 1942, si articola in tre movimenti: Apertura – Georgica – Ditirambo(-Finale): qui quella che era, fino a poche settimane orsono, l’unica incisione, con Niksa Bareza e i filarmonici croazzi. Oggi è in commercio, fresca di stampa, quella di Grazioli-laVerdi:



Musica di grande fascino, assolutamente ancorata al diatonismo e per la quale mi verrebbe da proporre la definizione apparentemente bizzarra di classico tardo-romanticismo (!) Mi sentirei anche di applicarvi (non in senso denigratorio, attenzione) l’epiteto che molti detrattori di Mahler impiegavano per liquidare la musica del boemo: Kapellmeister-Musik, musica che rimane in testa ad un Direttore d’Orchestra, della tantissima e diversa che dirige ogni giorno, e che poi riemerge trasfigurata e plasmata dalla sua sensibilità.

Ci troviamo spunti da Bruckner, Brahms, Wagner, Mahler, Strauss, Scriabin, Shostakovich, ...e da musiche da film, sapientemente inseriti in un corpus armonico e contrappuntistico di prim’ordine e con orchestrazione di alta scuola.
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Oggi pomeriggio l’Auditorium era discretamente affollato da un pubblico che ha mostrato di apprezzare molto questa proposta (piuttosto inconsueta nella stagione principale) tributando meritate ovazioni a Grazioli e ai ragazzi.

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