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19 novembre, 2016

laVERDI 2016 – Concerto n°34


Questa settimana il cartellone de laVERDI propone un programma che evidentemente trova l’interesse del pubblico, almeno a giudicare dalla grande affluenza di ieri sera in Auditorium.

Programma relativamente breve (due brani che occupano più o meno un’ora in tutto) ma impegnativo, aperto dall’ostico Quarto concerto di Rachmaninov, di cui il russo ormai emilianizzato Boris Petrushansky (che è più vicino ai 70 che ai 60, ed è tornato ad esibirsi qui dopo più di tre anni) ha dato un’interpretazione vigorosa e trascinante, anche se (ma questo è un mio parere del tutto personale e riguarda l’autore, non l’interprete) non è riuscito a rendermelo digeribile; insomma, cavar sangue dalle rape non è impresa facile. Il nostro si è rifatto con un pezzo più giovanile dello stesso Rach, l’Etude n°1. (La versione del concerto eseguita è praticamente l’ultima, quella del 1941. Chi fosse interessato ad una pedante elencazione delle differenze fra questa e quella originale del 1928 può riferirsi a questo mio ormai vecchio post.)

Dopo l’intervallo ecco il sempre gigionesco Aziz Shokhakimov dare la sua interpretazione della venerabile Sinfonia in SOL minore di Mozart. Premesso doverosamente che l’Orchestra (guidata ieri da Dellingshausen) non ha mostrato nemmeno una sbavatura, mi sento di dover censurare la prestazione del Direttore in quanto assai monocorde, o monocolore, perchè priva di espressività, fredda e quasi tutta giocata sul forte. Dopodichè si sa che i prodotti marcati Teofilo sono resistenti anche agli agenti uzbeki (smile!) e quindi il successo è anche stavolta, e come sempre, garantito.

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