percorsi

da stellantis a stallantis

30 luglio, 2014

Bayreuth: Siegfried… invecchia


Rispetto al 2013 – se si esclude la sostituzione di Alberich (ieri Martin Winkler, oggi Oleg Bryjak, che ce la mette tutta per non farlo troppo rimpiangere) – questo Siegfried è parecchio… invecchiato. Ma al contrario della classica gallina, col passar degli anni il capponcello Lance Ryan produce un brodo sempre più indigesto; se aggiungiamo che Wolfgang Koch e Catherine Foster ancora non si sono operati alle corde vocali (e quindi i loro Wotan e Brünnhilde sono da caricatura) abbiamo un quadro invero desolante. A poco servono le prestazioni dignitose (non più) del Mime di Burkhard Ulrich, della Erda di Nadine Weissmann, del Fafner di Sorin Coliban e dell’Uccellino di Mirella Hagen per sollevare il livello invero modesto della recita.

Petrenko tiene sempre tempi spediti (qui 75-70-80 minuti): la sua è una direzione che raggiunge discrete altezze quando di mezzo c’è solo l’orchestra (sempre eccellente) di Bayreuth (vedi il Prologo dell’atto terzo, davvero emozionante); per il resto, con questo cast, è frustrante ricerca di cavar sangue dalle rape. Credo proprio che i consistenti buh finali non fossero indirizzati soltanto al regista…

2 commenti:

Amfortas ha detto...

Ho ascoltato qualcosa...davvero tra Koch e la Foster non so chi è peggio. Petrenko, invece, mi pare più maturo dell'anno scorso.
Ciao!

daland ha detto...

@Amfortas
Sì, proprio un Ring in "tono minore", finora si è salvato il primo atto della Valchiria.
Ciao!