Il
Turno B mi ha riservato l’ultima (che doveva essere la più buona… o no?) delle
rappresentazioni scaligere del Siegfried
dell’improbabile accoppiata Barenboim-Cassiers
(da esperto masochista ho già da tempo sottoscritto un bronze per il ciclo del Ring del prossimo giugno, smile!)
Chiusura
con alti e bassi, un po’ lo specchio dell’intera stagione. Alti rappresentati
(una volta tanto) dall’Orchestra (e relativo Direttore) che si è ben portata in
tutti i reparti. Bassi dall’allestimento invero… inverecondo.
La
novità-sorpresa della penultima ora era rappresentata da Brünnhilde: basta con
Nina Stemme e sotto un’altra, tale Irene
Theorin, che già è scritturata per impersonare il ruolo nella prossima Götterdämmerung e nei due cicli del Ring di giugno 2013 (ma c’è assai tempo –
speriamo, smile! - per rinunce,
certificati medici o gravidanze). Fatto sta che la bionda cinquantenne svedese
è stata l’unica destinataria di isolati ma chiari buh recapitati dal loggione. Contestazioni forse un tantino
eccessive, ma direi non proprio ingiustificate: voce con eccessivo e sgradevole
vibrato negli acuti e quasi inudibile nei gravi (e meno male che nel Siegfried
canta solo nell’ultima scena!)
Lance Ryan è andato decisamente meglio, mostrando una buona capacità di
distribuire le… energie, con la quale forse camuffa qualche magagna nel suo
Siegfried: intanto è arrivato in fondo senza andare in riserva, ed è già
qualcosa.
Il
Wotan di Terje Stensvold è di quelli
da sano teatro di repertorio: gran mestiere (accumulato in anni di carriera) e
nessun volo pindarico, insomma una prestazione dignitosa.
Ottimo
l’Alberich di Johannes Martin Kränzle,
direi il migliore della compagnia, per quanto abbia una parte non proibitiva.
Si
è salvato anche il Mime di Peter Bronder,
discreto anche dal lato macchietta.
Un
disastro Anna Larsson (Erda) cui i
buatori della Theorin han fatto gentilmente lo sconto del 100% (smile!)
Senza infamia, ma con scarse lodi il Fafner di Alexander Tsymbalyuk, che non saprei
dire se fosse peggio qui o nel recente Sparafucile…
Ha fatto onestamente la sua parte Rinnat Moriah come Uccellino. Domanda: ma a Bayreuth la
cantante-volatile la sistemano per caso giù nell’Orchestergraben? Fatto sta che qui era dislocata sotto la porticina
di destra dell’ingresso in buca: insomma un uccello appollaiato… in fossa. Il
colmo del ridicolo però è che sul palco si aggirava una sua controfigura, sempre alle
costole dell’ignaro Siegfried: evabbè…
Qualcuno dovrebbe sporgere denuncia - per dissipazione e
scempio di risorse pubbliche – contro l’allestimento di Guy Cassiers e compagni
(fossimo in Francia si beccherebbero subito l’appellativo di petit-belge): una cosa indegna, un misto
di ignoranza crassa, puerilità e invenzioni da bastian-contrario.
Scene orripilanti (la fucina di Mime, roba da manicomio) o del
tutto vuote (strisce penzolanti a far da alberi, che se tornasse in vita tale Adolphe Appia si armerebbe di bazooka)
fondali con proiezioni anonime e banali; costumi strampalati (non si irrideva
sempre alle pelli e alle corna? ecco, qui pelli e piume abbondano: Siegfried,
Wotan ed Alberich parevano altrettanti Papageni…); Erda e Brünnhilde con vestiti
da oviesse (con tutto il rispetto) direttamente sfocianti in chilometrici tendaggi.
E poi trovate bambinesche e gratuite: Mime appeso come una scimmia
nel finale atto I; Wotan che precede Alberich a Neidhöhle nell’atto II; Alberich
che fa il gesto di strappare la lancia a Wotan; il drago impersonato da 5 mimi nascosti
da un lenzuolo; Fafner che torna essere umano (chissà perché Wagner invece l’ha
lasciato drago, anche da morto?); i 5 mimi di cui sopra che si armano di spade e
mimano… Mime (formando con le armi anche una stella a 5 punte, proprio BR doc… roba
da galera); Mime che si auto-trafigge scagliandosi sulla Nothung; dell’Uccellino in buca ho già detto; per finire con Siegfried che strappa
il cappello a Wotan per ispezionargli l’occhio.
4 commenti:
Beh, la regia di Cassiers ha messo d'accordo tutti in questo caso.
Ciao :-)
@Amfortas
Il famoso "allineamento in basso"...
Che tristezza.
Sto partendo per l'Otello, pieno di ottimismo!
Ciao!
Fammi sapere, ci tengo! Ciao.
@Amfortas
Sto per accontentarti (smile!)
Ciao e grazie.
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