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consulta e zecche rosse

21 novembre, 2008

Siegfried al Maggio (I)

Qualche battuta sulla prima di ieri sera, ascoltata su Radio3.

Impressione generale di un’onesta prestazione complessiva. Mehta non sempre convincente nei tempi, ma tutto sommato l’orchestra, inclusi i solisti (bravissimo il corno nel secondo atto) ha retto bene l’urto. (Nel primo intervallo Mehta, intervistato sul suono del Siegfried, ha testualmente risposto: “da suonare come Mendelssohn, non come Rossini”... ma per fortuna l’orchestra ha suonato abbastanza come Wagner!)

Zakhozhaev ha cominciato piuttosto maluccio, addirittura fuori tono a volte, poi mi pare essersi ben ripreso dal secondo atto in avanti... però ho idea che debba lavorare molto e sodo per essere un Siegfried veramente all’altezza.

Uusitalo anche lui un po’ diesel, nel riscaldarsi, poi ottimo nel secondo e terzo atto.

Ress è stato un Mime non stratosferico, ma decisamente convincente, soprattutto nel modo di porre la sua personalità meschinella e mielosa.

Kapellmann (per me) strepitoso: parte limitata, ma davvero scolpita in modo impeccabile: la volgare sghignazzata sul tema nibelungico, all’atto dell’accoppamento di Mime, è stata da incorniciare.

Wyn-Rogers senza infamia nè lode... il che è comunque assai, date le circostanze: certo non è - sul fronte femminino - a livello di un Kapellmann...

Milling ha fatto il suo dovere, con tutti quei diabolus, sempre ardui da imbroccare a dovere (ma cantava attraverso un megafono, come prescrive Richard? Non mi è parso).

Reiss una voce davvero squittente, proprio da usignolo, forse un po’ troppo forte (o erano i microfoni?) Non una sbavatura, comunque, pur con quella parte dai tempi a fisarmonica.

Vedremo meglio dal vivo... incluso il gran circo barnum della Fura.
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1 commento:

Amfortas ha detto...

Già, vedremo dal vivo, io ci sono il 29.
Ciao!