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30 ottobre, 2007

L’”affaire” Bayreuth

Il prossimo martedi (6 novembre) si riunisce a Monaco lo Stiftungsrat, il consiglio di amministrazione della Fondazione che governa il Festspielhaus di Bayreuth.

Sul tappeto l’ormai annosa questione della successione di Wolfgang Wagner - nipote del sommo Richard - alla carica di Direttore Generale del Festival che si tiene ogni anno fra fine luglio e fine agosto.

WW - oggi ottantottenne - ha con la fondazione un contratto a vita, il che significa che - fin quando non tira le cuoia per cause naturali, o subisce impedimenti tali da giustificarne l’interdizione, o non rinuncia di sua spontanea volontà - nessuno lo può detronizzare. Insomma, è un pò come Fafner che tiene le chiappe sul tesoro di Alberich, con tanto di Anello al dito e Tarnhelm in testa, alla faccia di tutto e di tutti.

Già nel 2001 la fondazione aveva deciso di nominare la figlia (di primo letto) di WW - Eva - a nuovo Direttore, ma la cosa è rimasta lettera morta. Oggi Eva ha 62 anni e qualcuno sostiene che ormai sia “fuori tempo massimo”. La nipote di WW, figlia del fratello Wieland - Nike - è pure in corsa, ma è vecchia quanto Eva, quindi...

Nel frattempo però il vecchio Fafner, dopo aver sposato la sua segretaria Gudrun nel 1976, ha con lei messo al mondo un’altra figlia, Katharina (Kathi, per gli amici) che oggi sta arrivando ai 30 e che proprio quest’anno ha inaugurato il Festival firmando la regia dei Meistersinger (altro esempio istrionesco e velleitario di Regietheater, un costume, più che un’arte, che secondo il mio modesto parere andrebbe perseguito per vie legali...)

WW, Gudrun e Kathi non nascondono il loro “programma politico”: tenere le mani sul Festival, affidandone la direzione alla piccola; la quale, essendo appunto piccola e un poco immatura, ha bisogno di un tutore che nessuno possa discutere: così si è offerto nientemeno che il “nuovo Furtwängler” (?!) Christian Thielemann per affiancarla nello sfidante ruolo.

C’è chi sostiene peraltro che la decisione più benefica per il Festival (che si regge, dal 1876, nella più cristallina tradizione “scrocconesca” di Richard, grazie a generose elargizioni pubbliche e private) sarebbe quella di far piazza pulita, una buona volta, degli indegni eredi del genio di Lipsia, trasformando Bayreuth, da cadente santuario in cui si celebrano consunte liturgie, in una moderna “Opera-House”.

Vedremo come andrà a finire...

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