Ein junger Seemann (un giovane marinaio) sarà Alfredo Nigro:
oltre ad essere il marito dell’assai più illustre Violeta Urmana (una notevole Isolde, fra l’altro) il tenore pugliese ha il compito - ingrato per davvero - di aprire il dramma, senza accompagnamento orchestrale e subito dopo lo spegnersi del mirabile Preludio. La sua è una di quelle parti apparentemente secondarie, perchè ristrettissime nella quantità (dopo l’incipit della prima scena, il personaggio ricanta, all’inizio della seconda scena e stavolta con modesto accompagnamento orchestrale, la parte centrale della sua “canzone”) ma che in realtà devono essere sostenute alla perfezione, pena il rischio di cadere nel ridicolo, trascinandovi con sè l’intera opera. Il nostro peraltro ha già sostenuto il ruolo un paio di altre volte... però la prima alla Scala è cosa troppo diversa dal normale: incrociamo le dita per lui!
Ein Hirt (un pastore) è Ryland Davies:
tenore inglese assai attempato - calca le scene da più di 40 anni - e mai cimentatosi con Wagner. Possiamo insinuare che Barenboim lo abbia portato alla Scala come “premio alla carriera”? Il ruolo è apparentemente secondario (pochissimi versi in tutto) ma in realtà il nostro deve “aprire” il terzo atto e la frase musicale “Eine andre Weise...” (che è quasi tutta la sua parte) è tutt’altro che facile e banale.
Ein Steuermann (un timoniere) è Ernesto Panariello:
deve declamare, più che cantare, in tutto 12 parole, nell’ultima scena! “Marke mir nach mit Mann und Volk: vergebne Wehr! Bewältigt sind wir.” Qui siamo perciò di fronte ad una parte veramente “terziaria” (secondaria sarebbe eccessivo onore...) Panariello ha fatto l’Heerrufer nel Lohengrin, parte molto più impegnativa, quindi per lui nessun problema, ma il privilegio di “essere in squadra”.
oltre ad essere il marito dell’assai più illustre Violeta Urmana (una notevole Isolde, fra l’altro) il tenore pugliese ha il compito - ingrato per davvero - di aprire il dramma, senza accompagnamento orchestrale e subito dopo lo spegnersi del mirabile Preludio. La sua è una di quelle parti apparentemente secondarie, perchè ristrettissime nella quantità (dopo l’incipit della prima scena, il personaggio ricanta, all’inizio della seconda scena e stavolta con modesto accompagnamento orchestrale, la parte centrale della sua “canzone”) ma che in realtà devono essere sostenute alla perfezione, pena il rischio di cadere nel ridicolo, trascinandovi con sè l’intera opera. Il nostro peraltro ha già sostenuto il ruolo un paio di altre volte... però la prima alla Scala è cosa troppo diversa dal normale: incrociamo le dita per lui!
Ein Hirt (un pastore) è Ryland Davies:
tenore inglese assai attempato - calca le scene da più di 40 anni - e mai cimentatosi con Wagner. Possiamo insinuare che Barenboim lo abbia portato alla Scala come “premio alla carriera”? Il ruolo è apparentemente secondario (pochissimi versi in tutto) ma in realtà il nostro deve “aprire” il terzo atto e la frase musicale “Eine andre Weise...” (che è quasi tutta la sua parte) è tutt’altro che facile e banale.
Ein Steuermann (un timoniere) è Ernesto Panariello:
deve declamare, più che cantare, in tutto 12 parole, nell’ultima scena! “Marke mir nach mit Mann und Volk: vergebne Wehr! Bewältigt sind wir.” Qui siamo perciò di fronte ad una parte veramente “terziaria” (secondaria sarebbe eccessivo onore...) Panariello ha fatto l’Heerrufer nel Lohengrin, parte molto più impegnativa, quindi per lui nessun problema, ma il privilegio di “essere in squadra”.
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