La cinquantunenne Meier ha già aperto la stagione scaligera altre volte, sempre diretta da Muti: nel ‘91 con Parsifal, nel ’94 con Walküre, nel '98 con Götterdämmerung e nel ’99 con Fidelio. Si potrebbe malignamente dire che si deve - anche e soprattutto - a lei se quelle provincialotte produzioni “Muti-centriche” ebbero un minimo - ma proprio minimo - di risonanza internazionale.
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Forse nemmeno lei ricorda più quante volte è stata Isolde nella sua carriera! (lo fu per la prima volta nel 1993 a Bayreuth, proprio con Barenboim).
Forse nemmeno lei ricorda più quante volte è stata Isolde nella sua carriera! (lo fu per la prima volta nel 1993 a Bayreuth, proprio con Barenboim).
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E alla Scala la Meier arriverà dopo adeguato “preriscaldamento”: avrà cantato Isolde 4 volte in ottobre (in Giappone, sempre con Barenboim e la Staatskapelle Berlin) poi l’11 e il 18 novembre (alla Staatsoper di Monaco) con Kent Nagano.
Poi chiuderà in bellezza l'inverno a Madrid, con 6 recite a gennaio-febbraio. Tornerà Isolde a fine giugno a Monaco, poi - tra ottobre e dicembre - alla Bastille, nel controverso allestimento Sellars-Viola.
Insomma, oggi come oggi è difficile immaginare un’interprete meglio preparata e “calata nel ruolo” di lei.
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