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31 ottobre, 2007

Personaggi minori del Tristan: Melot, il traditore...

Anche la parte di Melot è assai modesta, in quantità... forse meno impegnativa ancora di quella del marinaio, che deve aprire l’opera tutto solo.

Melot appare per la prima volta nella scena finale del secondo atto, dopo l’interminabile, quanto sbudellante “duetto” (mi si perdoni se uso un termine da melodramma e non da musik-drama...) che ne occupa la gran parte. Mostra a Marke il tradimento dell’amico, cantando non più di nove versi (in 13 misure); poi, dopo il mirabile passaggio in cui Tristan e Isolde si promettono eterna unione, canta altri tre versi (in altrettante misure) per suggerire a Marke vendetta per l’onta subita. (La punta della sua spada accoglierà poco dopo il petto dell’amico che - sulle parole “Wehr dich, Melot!” - vi si butta a corpo morto, cercandovi la fine).

Rivediamo Melot nel finale del dramma allorquando, da dietro le quinte, canta in due misure altrettanti versi di ammonimento a Kurwenal; poi, entrato sulla scena e da questi trafitto, esala - con il “Weh mir, Tristan!” (quasi un postumo contrappunto - o contrappasso? - di quel “Wehr dich, Melot!”) - l’ultimo suo respiro.

Will Hartmann è all’esordio nel ruolo. La buona impressione da lui lasciata lo scorso anno a Lisbona, nella ben più impegnativa parte di Loge, non dovrebbe lasciare dubbi sulla sua affidabilità.

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