intime gioje

chiuder la prigione e buttar la chiave

22 agosto, 2019

ROF-XL: il Gala in streaming


Coniugando l’utile (costo zero) e il dilettevole (l’accogliente centro cittadino invece della mostruosa Vitrifrigo arena) ieri sera ho assistito al gran Gala del ROF XL stando in mezzo al popolo di... Piazza del popolo, davanti al grande schermo sul quale è stato proiettato lo spettacolo. Qualche latrato di cane, la sirena di un’ambulanza, un antifurto e isolate intemperanze di pargoletti insofferenti hanno creato una simpatica (tutto sommato) polifonia con i suoni provenienti dai diffusori hi-fi dell’impianto.

Pubblico assai folto, anche in piedi, a circondare la zona seggiolata della parte est della grande piazza; pubblico che ha spesso applaudito come ad aggiungere anche il suo consenso a quello dell’arena. Dove si sono esibiti le compagini orchestrali, corali e il Direttore già protagonisti dell’apprezzata produzione de L’equivoco stravagante: OSN-RAI, il Coro Ventidio Basso di Giovanni Farina e Carlo Rizzi.

Quanto alle voci, non sono mancati un paio di forfait: il primo già annunciato dal sito del ROF, quello di Mirco Palazzi, rimpiazzato da Carlo Cigni; l’altro, arrivato in extremis, quello di Sergey Romanovsky, in parte sostituito da Ruzil Gatin, che ha rilevato il connazionale nel duetto del Reims, da lui conosciuto per averlo interpretato con l’Accademia nel 2017; invece l’aria di Pirro dall’Ermione ha dovuto essere cancellata, col che ha perso il posto anche Alessandro Luciano. Contando solo apparizioni in opere del cartellone principale si andava da ormai storici veterani del ROF (Pertusi-1992, Florez-1996) ad ospiti consolidati (Bordogna-2005, Palazzi-2007, Alaimo-2010, Brownlee-2010) ad altri di più recente arrivo (Goryachova-2012, Luciano-2013) o di recentissima presenza (Romanovsky-2017, Cigni-2017, Gatin-2018, Muschio-2019). Poi erano presenti cantanti già passati da Pesaro per eventi collaterali del Festival (Girardello-2017) e infine un paio di illustri esordienti al ROF (Vassallo, Meade). 

Questo il programma completo (con le variazioni intercorse):


Prima parte

Da Il barbiere di Siviglia

- Sinfonia
- Largo al factotum - Franco Vassallo
- A un dottor della mia sorte - Paolo Bordogna
- Cessa di più resistere - Lawrence Brownlee e Coro

Da Il viaggio a Reims

- Di che son reo?
- D’alma celeste, o Dio
Anna Goryachova e Sergey Romanovsky Ruzil Gatin

Da La Cenerentola

- Sia qualunque delle figlie - Nicola Alaimo
- Sì, ritrovarla io giuro - Juan Diego Florez e Coro

Da L’Italiana in Algeri

- Pria di dividerci da voi, Signore
Claudia Muschio, Valeria Girardello, Lawrence Brownlee, Anna Goryachova, Mirco Palazzi Carlo Cigni, Paolo Bordogna, Michele Pertusi e Coro

Seconda parte

Da Ermione

- Balena in man del figlio (soppressa)
Sergey Romanovsky, Angela Meade, Lawrence Brownlee, Anna Goryachova, Ruzil Gatin, Alessandro Luciano, Mirco Palazzi e Coro
- Essa corre al trionfo!
Angela Meade, Claudia Muschio, Ruzil Gatin, Mirco Palazzi Carlo Cigni e Coro

Da Guillaume Tell

- Ouverture
- Ou vas tu? Quel transport t’agite - Juan Diego Florez e Michele Pertusi
- Sois immobile, et vers la terre - Franco Vassallo
- Asile héreditaire - Juan Diego Florez e Coro
- Tout change et grandit en ces lieux
Michele Pertusi, Valeria Girardello, Claudia Muschio, Angela Meade, Juan Diego Florez, Mirco Palazzi Carlo Cigni e Coro

I trionfatori assoluti sono stati JDF (ma c’era da immaginarlo, dato il rapporto ultra-ventennale col Festival) e la straordinaria Angela Meade che ha suscitato entusiasmi e ricevuto ovazioni a valanga per la sua strepitosa aria dall’Ermione. Ma tutti i protagonisti sono stati accolti da applausi scroscianti, sia da parte del pubblico dell’arena che - come detto - da quello della piazza.
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Bene, dopo questa allegra kermesse, a me non resta ora da seguire che l’ultima recita del Demetrio, con la quale il ROF-XL chiuderà i battenti.

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