Per la prima volta nella sua
ultraventennale storia, laVERDI ha eseguito quindi di Hector Berlioz gli Episodi
della vita di un artista, vale a dire il dittico formato dalla Sinfonia
fantastica e da Lélio.
Organico al completo (anche
il coro di Erina Gambarini) sotto la
direzione di Claus Peter Flor. A
recitare la parte di Lélio Marco Foschi,
mentre Bernard Berchtold (tenore) e Thomas Tatzl (baritono) hanno cantato
nei tre brani del melologo che prevedono parti di voci soliste. Carlotta
Lusa e Vittorio Rabagliati erano
impegnati al pianoforte.
Sala purtroppo semideserta:
chissà, dei due match franco-tedeschi
forse molti hanno preferito quello Deschamps-Löw
in TV a quello Berlioz-Flor in
Auditorium... E devo dire che anche qui mi pare abbia prevalso nettamente il
francese!
La Fantastica è stata aggredita
da Flor quasi con protervia, con dinamiche esagerate: cosa non è diventato il
walzerino, nella seconda sezione! Timpani fracassa-timpani
alla fine della scena campestre, dove in partitura ci sono solo dei pianissimo e qualche piano e sforzato per evocare lontani rumori di
tuono. Le campane del finale, che devono suonare sì forte, ma stare fuori scena, quindi udirsi in lontananza, qui sono
piazzate proprio al proscenio! Insomma, un’esecuzione che calcisticamente definirei...
gioco pesante, ecco.
Meglio, per fortuna, il Lélio.
Orchestra visibile (per ragioni comprensibili) ma che ha suonato a luci quasi
spente (con le lampadine sui leggii) e con gli orchestrali in blusa nera al
posto del frac per meglio... scomparire. Pianoforte e tenore nascosti da un
paravento. Il baritono arriva, in frac, al proscenio, il che è invece
incomprensibile.
Lodevole, come sempre in
questi casi, la proiezione sui due schermi dei testi francese e italiano. Toschi recita nella nostra lingua (traduzione di
Valentina Romani, stando al programma
di sala) e forse per questo il testo dei monologhi di Lélio non viene
proiettato: errore, poichè molte delle parole dell’attore purtroppo sfuggono,
causa l’amplificazione non proprio adeguata.
I sei brani musicali sono
eseguiti e cantati in modo più che degno e riscattano gli eccessi della Sinfonia.
E alla fine ci sono applausi e ovazioni per tutti. Anche per Flor, che così ha
modo di digerire lo 0-2 di Marsiglia!
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