Esordire a Bayreuth a 73 anni (quanti ne
ha Haenchen, chiamato al penultimo
momento a sostituire nel nuovo Parsifal il – forse troppo? – rampante Nelsons)
è stato un record assai effimero, poichè battuto già dopo un giorno dal 77enne Janowski, chiamato a sostituire nel Ring
oleoso (con un filino di preavviso in più) il decisamente troppo rampante
Petrenko (reo di aver soffiato il posto - presso tali Berliner Philharmoniker -
all’attuale fac-totum musicale del festival). Insomma, nell’era dei ggiovani a tutti i costi, è come se
l’Inter, a sostituire il suscettibile Mancini, avesse chiamato ahò... Mazzone!
Però devo dire che, almeno all’ascolto
radio, i due arzilli diversamente-giovani (che alcuni liquideranno sbrigativamente come
dei batti-solfa) hanno tenuto
bellamente a galla una barca che rischiava altrimenti di colare a picco. Questo
per dire che, anche qui da noi, se per caso si dovesse rottamare – via
referendum – il rampante Renzi, si potrebbe utilmente ripescare al suo posto,
che so... Castagnetti (stra-smile!)
La RAI quest’anno ha deciso di tagliare
(invece dei mega-stipendi ai dirigenti) il Ring
del 50% e le prime di Bayreuth del
57%: si vede da lontano l’impronta inconfondibile del ggiovane rampante Campo
dall’Orto, uno che ha capito al volo come va il mondo.
Chi non
vuol perdersi le restanti 4 prime può affidarsi ai simpatici amici di Radio Clasica, che per ora si sta eroicamente
difendendo (pur con perdite... olandesi) dagli attacchi dei locali Campo de l’Huerto: quindi appuntamento il 29 per Siegfried, il 31 per Crepuscolo e il 1° per
Tristan (sempre alle 16). Quanto all’Olandese del 30, sarà irradiato dai locali
bavaresi.
Alles
was ist, endet.
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