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28 luglio, 2016

A Bayreuth non è mai troppo tardi

 

Esordire a Bayreuth a 73 anni (quanti ne ha Haenchen, chiamato al penultimo momento a sostituire nel nuovo Parsifal il – forse troppo? – rampante Nelsons) è stato un record assai effimero, poichè battuto già dopo un giorno dal 77enne Janowski, chiamato a sostituire nel Ring oleoso (con un filino di preavviso in più) il decisamente troppo rampante Petrenko (reo di aver soffiato il posto - presso tali Berliner Philharmoniker - all’attuale fac-totum musicale del festival). Insomma, nell’era dei ggiovani a tutti i costi, è come se l’Inter, a sostituire il suscettibile Mancini, avesse chiamato ahò... Mazzone!

Però devo dire che, almeno all’ascolto radio, i due arzilli diversamente-giovani (che alcuni liquideranno sbrigativamente come dei batti-solfa) hanno tenuto bellamente a galla una barca che rischiava altrimenti di colare a picco. Questo per dire che, anche qui da noi, se per caso si dovesse rottamare – via referendum – il rampante Renzi, si potrebbe utilmente ripescare al suo posto, che so... Castagnetti (stra-smile!)

La RAI quest’anno ha deciso di tagliare (invece dei mega-stipendi ai dirigenti) il Ring del 50% e le prime di Bayreuth del 57%: si vede da lontano l’impronta inconfondibile del ggiovane rampante Campo dall’Orto, uno che ha capito al volo come va il mondo.  

Chi non vuol perdersi le restanti 4 prime può affidarsi ai simpatici amici di Radio Clasica, che per ora si sta eroicamente difendendo (pur con perdite... olandesi) dagli attacchi dei locali Campo de l’Huerto: quindi appuntamento il 29 per Siegfried, il 31 per Crepuscolo e il 1° per Tristan (sempre alle 16). Quanto all’Olandese del 30, sarà irradiato dai locali bavaresi.  

Alles was ist, endet.

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