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Mne kazhetsa seichas — ya yudei.
Vot ya bryedupa dryevnemu Egiptu.
A vot ya, na kryeste raspyaty, gibnu,
i da sikh por na mne — sledi gvazdey.
Mi sento Ebreo.
Qui vago attraverso l’antico Egitto.
Qui muoio, inchiodato alla croce.
Ed ancora adesso ne porto le cicatrici.
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2 commenti:
Baby Yar di Schostakovich su testo di Evtuschenko...peccato che il poeta siberiano,nel prosieguo della sua produzione,sia diventato cosí servile nei confronti del potere!
Per fortuna "scripta manent". Del resto il poeta dovette cambiare quei versi - annacquando i riferimenti all'ebraismo - già il giorno dopo la prima della sinfonia...
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