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25 novembre, 2007

Rienzi a Lipsia

Grazie a Radio3, sabato 24 si è potuto ascoltare da Lipsia il Rienzi, opera tanto spesso rappresentata in Germania, quanto ignorata nel resto del mondo.

Del Rienzi si esegue, rare volte comunque, l’Ouverture, di solito come riempitivo in concerti di musica romantica. Il tema che vi compare per primo è quella stupenda frase che il protagonista canta all’inizio del V Atto (Du stärktest mich, du gabst mir hohe Kraft, du liehest mir erhabne Eigenschaft) il cui incipit - gruppetto rovesciato attorno alla tonica e salto in alto alla sesta - verrà da Wagner ripreso nientemeno che nel Prologo del Götterdämmerung (lì partendo dalla sottodominante per salire alla sopratonica) a scolpire la personalità adulta di Brünnhilde.

A Lipsia il GrandOpera è stato decurtato del Grand... quanto meno nella durata (4 ore e 15’, 2 intervalli inclusi, contro le 6 ore standard): il taglio macroscopico era costituito dalla serie di 5 balletti (mi permetto di usare questo termine un poco offensivo, ma proprio da JockeyClub) che nell’Atto II accompagnano i festeggiamenti per la nomina di Rienzi.

In sostanza: si sente, lontana lontana, qualche avvisaglia di ciò che verrà (molto Lohengrin, ad esempio...) ma per il resto siamo a prima del Weber di Euryanthe e Freischütz.

A qualcuno - compreso chi come me non conta nulla - non dispiacerebbe comunque vedere il Rienzi completo al Festspielhaus: in fondo, se vi si fanno Holländer e il Tannhäuser del ‘43, non si capisce il perchè del perdurante ostracismo per il Tribuno...

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