Adelaide di Borgogna è una nuova produzione, la seconda nella storia del ROF dopo quella del 2011, allora affidata a Pier’Alli. La registrazione video di quell’esordio (mutilata della Sinfonia) è disponibile su youtube e fu effettuata al Teatro Rossini proprio alla rappresentazione del 16 agosto, quando ero personalmente presente e alla quale si riferirono alcune mie note di commento.
Come nelle due serate precedenti, anche
quella di ieri va apprezzata sul piano musicale: il cast si è rivelato assai agguerrito
e ben assortito in tutti i ruoli principali.
La protagonista è Olga Peretyatko,
veterana del ROF (esordì in Desdemona nel 2007) e sempre di casa a Pesaro, a
dispetto della travagliata relazione con il profeta-in-patria Michele Mariotti.
Voce calda e omogenea in tutta la tessitura, solidi acuti e brillanti colorature.
Il (la) deuteragonista Ottone è oggi quella Varduhi Abrahamyan che qui
ha già interpretato Malcolm (2016, La Donna del lago) e Arsace (2019,
Semiramide): ieri ha davvero superato il difficile esame, mostrando di
padroneggiare questo ruolo fra i più importanti nella gamma rossiniana degli en-travesti.
Gli altri due personaggi maggiori (e… maschili) sono il Berengario di Riccardo Fassi (Polibio nel 2019 e Stabat Mater nel 2021) e l’Adelberto di Renè Barbera, che esordì nel 2015 come Giannetto (Gazza ladra e Stabat) e l’anno successivo fu Narciso nel Turco. Entrambi hanno brillantemente superato la prova: il primo sciorinando la sua solida voce baritonale e l’autorevolezza del portamento; il secondo confermando le sue qualità di tenore dalla voce chiara, sempre ben impostata, e dagli acuti stentorei.
Completano il cast gli esordienti Paola Leoci (Eurice), applaudita anche alla sua breve arietta del second’atto; Valery Makarov (Iroldo) e Antonio Mandrillo (Ernesto).
Buone notizie anche da Francesco Lanzillotta, ritornato al ROF dopo il suo positivo debutto del 2017 (Torvaldo&Dorliska) che ha guidato la sempre impeccabile OSN-RAI; e dal Coro del Ventidio Basso di Giovanni Farina.
Quindi meritato successo per tutti.
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