Ieri pomeriggio a Torino quarta recita di West Side Story,
una produzione della BB del 2003 che ha già visitato
alcuni teatri italiani qualche anno fa e che in questi tempi sta facendo un nuovo
giro planetario – con nuovi interpreti ma con lo stesso direttore, Donald Chan - in occasione del centenario
(2018) degli autori del musical forse più famoso in assoluto. Teatro gremito
all’inverosimile e straordinario successo dello spettacolo, un vero gioiello
che ripropone quasi alla lettera – regìa e coreografie - l’originale del lontano
1957.
Come sappiamo, il soggetto è una trasposizione
moderna di Romeo&Juliet, con molte
similitudini e qualche deviazione, prima fra tutte l’epilogo, che a parte le
diverse circostanze materiali lascia Maria(Giulietta) in vita: perchè sia la
vivente testimonianza della stupidità delle azioni umane.
I protagonisti, tutti, qui devono cantare, recitare
e danzare: neanche Wagner aveva saputo realizzare un Gesamtkunstwerk così compiuto (!) E devo dire che tutti, nessuno
escluso, hanno fatto splendidamente la loro parte, del resto si tratta di una
macchina ormai ampiamente rodata che garantisce sempre il miglior risultato.
Chi può non si lasci scappare una delle restanti tre
repliche: sono garantiti divertimento, lacrimucce e sopratutto... grande musica
del sommo Lenny!
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