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consulta e zecche rosse

02 giugno, 2011

Stagione dell’OrchestraVerdi - 37



Il penultimo appuntamento stagionale ci riserva un titolo a dir poco capitale, nella storia della civiltà musicale mitteleuropea: Ein deutsches Requiem, diretto da Zhang Xian.


Naturalmente, in questa specie di roccaforte rossa (ora arancione?) che è l'Auditorium, il concerto è stato dedicato al trio Moratti-Berlusconi-Bossi (smile!) che del resto di musica seria si occupa ben poco (la zia sarà entusiasta di essersi liberata di quella rottura di coglioni rappresentata dalla carica di Presidente del CdA della Scala; il PM notoriamente preferisce Apicella a Verdi; quanto al durone, lui di Verdi ha fatto da tempo appropriazione indebita…)

Una precedente e speciale esecuzione del Requiem da parte de laVerdi risaliva all'11 settembre 2003, in occasione del secondo anniversario della vigliacca strage delle Twin Towers; allora a dirigere fu Claus Peter Flor. Significativamente, il prossimo 11 settembre, laVerdi tornerà a ricordare quella tragedia – in occasione del decennale - nel concerto inaugurale della stagione 11-12, che si terrà alla Scala. Proprio dove il Requiem ha risuonato anche lo scorso aprile, grazie ad una graditissima visita dei ceciliani di Pappano.

Devo dire che i nostri musicisti – con Sibylla Rubens e David Wilson Johnson – han fatto di tutto per non sfigurare di fronte ai più blasonati romani, che peraltro non sono li mejo in Italia così, per caso! Le differenze si sentono e i milanesi – diciamolo pure – hanno ancora un po' di polenta da mangiare, prima di arrivare al livello dei capitolini. In ogni caso sono stati bravissimi a trasmetterci lo spirito di questo Requiem piuttosto anomalo, dove la morte è evocata solo nelle ultime due delle sue sette parti, mentre il resto è una lunga e serena riflessione sull'umana esistenza, che comporta magari più miserie che gioie, ma cui la fede può portare conforto e speranza.

Le straordinarie arcate melodiche e le colossali fughe brahmsiane sono state disegnate e scolpite con sufficiente efficacia dalle voci e dagli strumenti guidati da quella simpatica coppia di signore che rispondono ai nomi di Xian e Gambarini. L'esecuzione di questa sera è certamente perfettibile, ma le due si meritano comunque un elogio: Selig sind!

Ed ora, per l'ultima fatica della stagione, Zhang Xian ci porterà in America.
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