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consulta e zecche rosse

16 gennaio, 2010

Salome da Bologna

Radio3 ha irradiato in diretta la prima di Salome dal Teatro Comunale di Bologna.

Interessanti due brevi interviste di Giovanni Vitali ai principali responsabili della rappresentazione: concertatore e regista.

Nicola Luisotti, rispondendo alla domanda su quale idea interpretativa avesse scelto, fra le diverse che altri direttori hanno proposto (decadente, novecentesca, …) ha risposto: "Non so, io so solo che un direttore deve studiare a fondo la partitura, e poi cercare di renderla al meglio". Ohibò, finalmente qualcuno che tiene bene i piedi per terra!

Invece Gabriele Lavia, richiesto di spiegare i fondamenti della sua regìa, e in particolare dell'ambientazione, ha risposto (parafraso): "Un ambiente in Palestina, dove si parla tedesco? Ridicolo! Così ho ambientato Salome in Germania, in un luogo vicino a quelli in cui l'opera fu composta". Quindi immaginiamo che Lavia ambienterà Il mercante di Venezia a Stratford, il Ratto a Vienna e La fanciulla del West sull'Amiata. Qui i piedi, oltre che la testa, sono evidentemente usati per calpestare ben bene l'originale…

Salome è opera difficile, si sa, e quindi è difficile cantarla e suonarla al meglio. All'ascolto radiofonico l'Orchestra è parsa all'altezza, Luisotti ha mantenuto la sua promessa e realizzato i suoi propositi, senza cercare invenzioni strampalate. Quanto ai cantanti, la svedesina Erika Sunnegårdh (chiamata a rimpiazzare la Nadja Michael) mi è parsa fisicamente dotata e potente, ma non certo impeccabile, con urletti sugli acuti e qualche raucedine in basso. Lo Jochanaan di Mark Doss mi è sembrato poco autorevole (forse i microfoni lo hanno penalizzato?) Buono l'Erode di Robert Brubaker e discreti tutti gli altri, con i 4 tenori ebrei bene in evidenza ed efficaci nell'inflessione vocale à la Alberich-Mime.

Vedremo e sentiremo prossimamente dal vivo.

4 commenti:

Giuliano ha detto...

Ricordo ancora i Masnadieri (di Schiller, non di Verdi) con Lavia: un gran mal di testa, tutto quell'urlare... E' stato lì che mi è venuto qualche dubbio su Lavia - però ha sposato Monica Guerritore, che invidia.

daland ha detto...

Giuliano,
Lavia, a parte la Monica, ha grandi risorse. Tutto sta ad usarle bene.

Giudicherò nel merito dopo aver visto questa sua opera d'arte.
A presto!

mozart2006 ha detto...

Sta gente parla davvero solo per dare aria alla bocca. Secondo Lavia allora la Carmen andrebbe ambientata in Francia e l´Aida o il Nabucco in Italia?

daland ha detto...

@mozart2006

Lavia potrebbe avere mille (?) validi motivi per ambientare Salome in Germania, come anche nel Burkina-Faso.

Ma quello addotto sabato sera è proprio fuori dalla lista!