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Ieri sera Mariella Devia era a Gallarate, precisamente al Teatro Condominio “Vittorio Gassman”, dove si è esibita - accompagnata al pianoforte da Massimiliano Bullo - in un recital programmato in sostituzione di quello annullato del 27 marzo di Barbara Frittoli.
Poche settimane fa Mariella aveva cantato a Gorizia, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Regionale del Friuli, in una serata recensita da Amfortas, che aveva lamentato la scarsa presenza di pubblico ad un evento che avrebbe meritato il tutto esaurito.
Alla fine di un week-end uggioso e sotto una pioggerellina che indubbiamente suggeriva l’accoppiata caminetto-pantofola, anche la provinciale Gallarate (50 Km da Milano e 20 da Varese, zona Malpensa per intenderci) ha imitato - ahinoi - il capoluogo isontino, visto che nel simpatico teatro (circa 650 posti, più o meno come il “Verdi” di Gorizia) eravamo sì e no in 300 ad acclamare (facendoci in quattro, per la verità...) la nostra inossidabile ragazzina ultrasessantenne, presentatasi in un lungo color smeraldo, degno di una primavera meno avara di quella che ci si offre (sono in recessione anche le stagioni, per caso?)
In programma 7 arie da opere (di Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi) e cinque lieder (per i germanofili) di Bellini e Verdi.
L’acustica della sala (ci entravo per la prima volta) tutta rivestita da pannelli in legno, mi è parsa eccellente e davvero adeguata a trasmettere le delizie sonore che emanavano dalla bocca della Devia e invadevano il teatro con effetto trascinante, tanto che il pubblico ad ogni pezzo ha espresso in maniera esuberante la sua ammirazione. Così Mariella ci ha gratificato alla fine di due fuori programma, calandosi dapprima nei panni di Violetta (come a Gorizia) indi in quelli di Liù.
Infine bisogna fare i complimenti a queste istituzioni di provincia, che sono fuori dal giro del FUS, ma riescono ugualmente, davvero non si sa come, a mettere in piedi cartelloni di tutto rispetto, con perle come questa. (che però i cittadini potrebbero apprezzare di più...)
Poche settimane fa Mariella aveva cantato a Gorizia, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Regionale del Friuli, in una serata recensita da Amfortas, che aveva lamentato la scarsa presenza di pubblico ad un evento che avrebbe meritato il tutto esaurito.
Alla fine di un week-end uggioso e sotto una pioggerellina che indubbiamente suggeriva l’accoppiata caminetto-pantofola, anche la provinciale Gallarate (50 Km da Milano e 20 da Varese, zona Malpensa per intenderci) ha imitato - ahinoi - il capoluogo isontino, visto che nel simpatico teatro (circa 650 posti, più o meno come il “Verdi” di Gorizia) eravamo sì e no in 300 ad acclamare (facendoci in quattro, per la verità...) la nostra inossidabile ragazzina ultrasessantenne, presentatasi in un lungo color smeraldo, degno di una primavera meno avara di quella che ci si offre (sono in recessione anche le stagioni, per caso?)
In programma 7 arie da opere (di Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi) e cinque lieder (per i germanofili) di Bellini e Verdi.
L’acustica della sala (ci entravo per la prima volta) tutta rivestita da pannelli in legno, mi è parsa eccellente e davvero adeguata a trasmettere le delizie sonore che emanavano dalla bocca della Devia e invadevano il teatro con effetto trascinante, tanto che il pubblico ad ogni pezzo ha espresso in maniera esuberante la sua ammirazione. Così Mariella ci ha gratificato alla fine di due fuori programma, calandosi dapprima nei panni di Violetta (come a Gorizia) indi in quelli di Liù.
Infine bisogna fare i complimenti a queste istituzioni di provincia, che sono fuori dal giro del FUS, ma riescono ugualmente, davvero non si sa come, a mettere in piedi cartelloni di tutto rispetto, con perle come questa. (che però i cittadini potrebbero apprezzare di più...)
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2 commenti:
Mi fa piacere leggere che Sua Mariellestà si sia confemata al suo livello.
Meno mi piace la costante mancanza di pubblico...ma ormai noi appassionati siamo come i panda, purtroppo.
Bel programma però, molto impegnativo!
Ciao.
Ciao! Anche io c'ero. Bellissimo concerto e un programma impegnativo.
Vista l'acustica di questo teatro nuovo,meritava una registrazione...peccato! :(
Spero utilizzino questa struttura per altre esibizioni di questo livello....magari pubblicizzandole a tempo debito...visto che trovandosi così vicino a Milano si avrebbe il "tutto esaurito"con cantanti del calibro della Devia.
Ciao a tutti.
Massimo
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