In un’intervista rilasciata all’agenzia tedesca dpa, Cecilia Bartoli si dice scettica sull’efficacia dei concerti da stadio nell’attirare la gente all’Opera.
Se uno ascolta allo stadio “Nessun dorma” (7 minuti scarsi) non per questo sarà curioso di andare in teatro per sentire l’intera Turandot (3 ore e passa)...
Personalmente, concordo in pieno.
Se uno ascolta allo stadio “Nessun dorma” (7 minuti scarsi) non per questo sarà curioso di andare in teatro per sentire l’intera Turandot (3 ore e passa)...
Personalmente, concordo in pieno.
2 commenti:
Io pure, concordo in pieno.
E poi questo tipo di eventi contribuiscono ad accrescere quella cultura della compilation che a me è proprio indigesta.
A me piace, quando posso, approfondire.
Funziona anche nella gastronomia: mai prenderei degli assaggini come primo piatto.
Ma forse questo è un problema mio :-)
Ciao!
Il paragone con gli assaggini è suggestivo, e tutto sommato lo condivido anch’io, però... apre la porta alla critica di un altro tipo di “prodotto”: il concerto di canto, di cui la Cecilia, guarda caso, è una campionessa. Perchè anche quello cos’è, se non una serie di “assaggini”?
A presto!
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