Dopo due
concerti animati da direttori-solisti,
si
torna alla normalità: Claus
Peter Flor sul podio de laVerdi
e Benedetto Lupo alla tastiera.
Compagine come sempre fra i 30 e i 40 strumentisti. Flor mette tutti i violini
al proscenio (cosa frequente) ma (cosa singolare) inverte le sedie di prime parti (Dellingshausen e Viganò) e concertino (Giust e Rosato).
É la Prima
Sinfonia ad aprire il programma: Berlioz
non ne aveva grande stima, ma bisogna ricordare che Mozart e Haydn avevano
alzato assai l’asticella per chiunque provasse ad avventurarsi in quel genere
di composizione. Ma partendo da qui, Beethoven porterà quell’asticella ad
altezze vertiginose, ponendo un termine di paragone con il quale si dovranno confrontare
tutti per almeno un secolo!
Così, grazie
all’orchestrina, noi possiamo apprezzare
questo lavoro con il quale timidamente e rispettosamente il genio di Bonn si
affaccia all’orizzonte del nuovo secolo.
___
Ecco
infine il Lupo redivivo cimentarsi
con quello che si può definire il primo vero concerto ottocentesco di Beethoven: il Terzo. Temi eroici e languidi si
alternano nel due movimenti esterni, mentre il centrale e cantabile Largo si stacca per la tonalità remota
(MI naturale) rispetto al DO di impianto del concerto, per poi degradare di un
semitono per l’attacco del Rondò; uno schema che tornerà quasi identico nell’Imperatore: SI-SIb).
Lupo si
conferma interprete di grande sensibilità: a Valentina Trovato, che lo ha intervistato per il programma di sala,
si dice ammirato dalla rivoluzionaria cadenza
del primo movimento, che lui davvero ci porge in tutta la sua potenza
espressiva.
Applausi
animati da calore inversamente proporzionale al... numero delle mani, e così
Lupo ringrazia ricordando il ventennale del suo esordio in Auditorium (col Quarto beethoveniano diretto da Peter Maag) e dicendosi felice di dare
il suo primo concerto post-lockdown
con laVerdi. Infine si congeda con
il primo degli otto Fantasiestücke op.12 (Des
Abends, in REb maggiore) di Robert Schumann (che pare a prima vista...
Chopin).
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