Conosciamo
tutti la storiella: ci sono due uomini e due polli, quindi la statistica ci
dice che c’è un pollo a testa, giusto per sfamare a sufficienza entrambi.
Invece la realtà ci dice che un individuo rischia l’indigestione, ingozzandosi di
entrambi i polli, mentre l’altro muore di fame.
Storiella
quanto mai di attualità, a giudicare dalle fake-news
oggi di moda. L’esempio più lampante è l’allarme atomico relativo al calo del
10% del P.i.l. in Italia nel 2020, al cui confronto la crisi del ’29 sarebbe
stata un periodo di vacche grasse.
Abbiate
pazienza, ma immaginiamo di assimilare l’Italia ad una sola famiglia (da
moltiplicarsi per 10 milioni) fatta da genitori, tre figli e un nonno a carico,
con un reddito nella media. Orbene, se una tal famiglia nel 2020 vede ridursi -
rispetto al 2019 - i suoi introiti del
10% (pari alla diminuzione del P.i.l.) secondo voi che fine fa? Per mal che
vada, dovrà rinunciare a qualche acquisto superfluo (che so... una crema
dimagrante, una nuova racchetta da tennis, una seduta su tre al mese dal
parrucchiere) e basta là.
Ma
allora perchè ci dicono che una contrazione del 10% del P.i.l. è la fine del
mondo?
Elementare,
Watson! Basta ricordare la storiella dei due polli!
Come
dice Fafner? Io mi prendo la metà più grande del bottino!
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