Il ciclo delle 5 prime si è concluso venerdì 29 ed è già cominciata la prima tornata delle 5 repliche.
Per quanto si può giudicare dall'ascolto tecnologico, dopo il piuttosto deludente Tannhäuser di apertura abbiamo avuto un sufficiente Meistersinger, un discreto Lohengrin (bravo Vogt) un buon Parsifal, grazie a Gatti, che migliora di stagione in stagione, ma soprattutto al grandioso Youn, e un passabile Tristan (dove Robert Dean Smith non ha per nulla demeritato).
La novità 2011 era l'allestimento di Baumgarten, a confronto del quale – per quanto si legge – quello del suo modello Götz Friedrich, che fece scandalo nel 1972, diventa una sacra opera d'arte. L'ambientazione è in un impianto di riciclaggio di materiale organico, che indubitabilmente (per il regista, spero) deve aver a che fare con qualche nascosto e misterioso significato dell'opera. A me fa venire in mente una vecchia barzelletta stupida, dove si descrive una macchina super-tecnologica che trasforma la merda in burro. Il giorno dell'inaugurazione dello stabilimento, al ministro che ha tagliato nastri e fatto discorsi epocali viene offerta una fetta di pane spalmata del portentoso burro. Eccellente! esclama costui… peccato per quel retrogusto di merda!
Il 14 si potrà vedere su ARTE (ore 17:15) una quasi-diretta del Lohengrin di Neuenfels (per quello di Wagner bisognerà aspettare ancora, smile!) Intendiamoci, Neuenfels non è un Baumgarten qualunque e dal suo cervello escono quasi sempre delle cose super-cazzute. Il suo Konzept – la società umana assimilata nei suoi comportamenti a colonie di ratti - è qualcosa di assolutamente coerente e profondo; in più, con pochi ritocchi, potrebbe essere impiegato - guarda caso - anche per Tannhäuser, ovviamente per Parsifal e magari anche per Turandot (quella con il finale di Berio, però…)
A proposito di regìe, le due cugine (così insiste a definirle l'anagrafe di Radio3) che guidano il baraccone hanno quasi l'acqua alla gola riguardo il Ring del bicentenario: mancano meno di 2 anni e ancora non c'è il regista! Così, dopo il recente clamoroso rifiuto di Wim Wenders, le poverette (soprattutto Kathi, che è esperta in materia) pare non abbiano trovato di meglio che ingaggiare Frank Castorf, un ex-DDR ammiratore di Stalin che è famoso per trasformare grandi opere teatrali in pezzi di commedia dell'arte, dove gli attori sulla scena inventano al momento ciò che debbono fare e recitare, fregandosene altamente dell'originale: parrebbe precisamente ciò che serve per la Tetralogia! Oppure chissà se vedremo Wotan nei panni di Hitler e Alberich in quelli di Stalin… O magari un Ring ambientato in medioriente, con Wotan=Nasser, Alberich=BenGurion, Siegfried=Arafat e Gutrune… Golda Meir (smile!)
A proposito di Palestina, c'è una notizia che invece parrebbe confortante: la Israel Chamber Orchestra (guidata da Roberto Paternostro) ha dato un concerto nell'auditorium di Bayreuth, suonando musiche di Wagner e di autori ebrei. Senza aspettare, come reclama l'ambiguo Gottfried, pronipote di Richard, che si aprano completamente gli archivi di Wahnfried per scoprirvi... l'acqua calda.
A proposito di Palestina, c'è una notizia che invece parrebbe confortante: la Israel Chamber Orchestra (guidata da Roberto Paternostro) ha dato un concerto nell'auditorium di Bayreuth, suonando musiche di Wagner e di autori ebrei. Senza aspettare, come reclama l'ambiguo Gottfried, pronipote di Richard, che si aprano completamente gli archivi di Wahnfried per scoprirvi... l'acqua calda.
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2 commenti:
Sono molto più pessimista di te. Di una settimana di dirette radio, ho trovato da salvare solo Youn e il coro. Gatti sempre più lento, pesante e macignoso, Vogt ha fatto un Lohengrin sopranista, forse adatto alla Barbarina von Brabant che aveva a fianco. Dei Meistersinger e del Tristan non vale neanche la pena di parlare.
Il cast del Tannhäuser era buono al massimo per una ripresa a Gelsenkirchen, come del resto quello dei Maestri. Come giudizio generale, spettacoli di questo livello si possono vedere su qualunque scena tedesca di media categoria, pagando un quarto del prezzo che pretendono a Bayreuth. Infatti quest´anno l´affluenza è in forte calo e si registra un elevato numero di biglietti restituiti.
Probabilmente, la gente si sta davvero scocciando e non è più disposta a spendere simili cifre per vedere questa roba.
@mozart2006
sì, io sono di manica larga finchè non pago il biglietto (!)
E di certo non ci penso nemmeno a prenotarmi con anni di anticipo per rischiare di vedere cose orripilanti e sentirne di peggio...
Ciao!
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