Ormai troppo spesso capita, grazie ai geniali registi di opera, di assistere a spettacoli dove - meno male! - si ascoltano ancora parole e musica delle opere e dei drammi musicali, ma dove si vedono - al posto degli ambienti che tali parole e musica hanno ispirato, o devono giustificare e/o spiegare - scene, costumi e ambientazioni esistenziali del tutto inventate e spesso addirittura antipodiche rispetto a ciò che musica e parole ci raccontano.
Complimenti quindi a chi, invece, non fa l’ipocrita, nè pensa a guadagnarsi quattrini ingannando gli spettatori, propinando loro dei falsi Mozart o Wagner.
Ecco un bell’esempio: il wagneriano Fliegende Holländer fatto a rock! Ri-arrangiato per chitarre elettriche, sassofoni, batteria, etc. E cantato da vere pop-star.
Con piena coerenza e correttezza, la locandina reca una scritta che - invece - i vari registi Eurotrash si guardano bene dall’esporre sulle proprie: nach Richard Wagner.
Complimenti quindi a chi, invece, non fa l’ipocrita, nè pensa a guadagnarsi quattrini ingannando gli spettatori, propinando loro dei falsi Mozart o Wagner.
Ecco un bell’esempio: il wagneriano Fliegende Holländer fatto a rock! Ri-arrangiato per chitarre elettriche, sassofoni, batteria, etc. E cantato da vere pop-star.
Con piena coerenza e correttezza, la locandina reca una scritta che - invece - i vari registi Eurotrash si guardano bene dall’esporre sulle proprie: nach Richard Wagner.
1 commento:
Io andró a vedere lo spettacolo perché potrebbe essere interessante.Come tu dici giustamente,se uno rielabora la drammaturgia di un ´opera e poi ha il coraggio di metterci la firma,allora l´operazione é corretta.Vedi il caso di Peter Brook con la "Tragedie de Carmen".
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