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consulta e zecche rosse

26 febbraio, 2008

Una luce nel buio?

A quest’ora la New York Philharmonic di Lorin Maazel avrà già dato il suo concerto a Pyongyang (Dvorak, Wagner, Gershwin). In USA, e non solo, c’è stata accesa polemica riguardo l’opportunità del concerto: da una parte si è sostenuto come fosse un controproducente regalo fatto al più spietato dittatore forse mai apparso al mondo (il famigerato Kim Il Jong) e dall’altra si è sostenuto che, in fin dei conti, la NYPO potrebbe essere un ambasciatore dell’occidente e il suo viaggio in NKorea contribuire alla da tutti auspicata distensione.

Nella foto notturna satellitare si scorge in basso la SKorea, illuminatissima, in alto la moderatamente illuminata Cina, in mezzo la NKorea, al buio-pesto: nulla meglio di questa immagine rende l’idea dell’arretratezza e, davvero, dell’oscurità (materiale ed esistenziale) in cui vivono più di 23 milioni di esseri umani.

La speranza è che la musica (possiamo dire: la nostra musica?) possa accendere almeno una piccola luce in quella disgraziata parte del mondo.

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