Il 7 dicembre si avvicina! E quest'anno la Scala apre con un "mattone" da far paura... Tutto è preparato per fare epoca.
Il kapellmeister: Barenboim ha diretto Tristan una quantità impressionante di volte: 62 solo a Bayreuth ('81-'83, poi '86-'87, infine '93-'97 e '99). Quasi una rappresentazione su tre del Tristan al Festspielhaus (ad oggi sono in totale 192) è uscita dalla sua bacchetta!
Il regista: Chéreau fece scalpore a Bayreuth nel '76 col Ring del centenario: un esempio - per me - obbrobrioso di Regietheater (l'arte ?! di inventare di sana pianta l'ambientazione di un'opera, strabattendosene di ciò che l'Autore ha espressamente scritto in partitura). Oggi sono passati 30 anni e - forse - l'allora trentenne scapestrato ha messo la testa a posto, chissà... In ogni caso, Tristan è talmente fuori da ogni contesto materiale, che può sopportare qualunque manipolazione.
Il cast è di sicura garanzia: Maier, Grochowski, Salminen sono nelle short-list di tutte le principali Opera-House del pianeta; Storey è al debutto in Tristan, ma ha credenziali più che solide; e gli altri non deluderanno di certo.
Chi invece si deve preparare - cominciando a studiare, o a ripassare la lezione - è lo spettatore (o l'ascoltatore, per chi seguirà la prima per radio). Fosse per me, venderei i biglietti solo a chi supera un regolare esame di ammissione; e non certo sul plot...
Il kapellmeister: Barenboim ha diretto Tristan una quantità impressionante di volte: 62 solo a Bayreuth ('81-'83, poi '86-'87, infine '93-'97 e '99). Quasi una rappresentazione su tre del Tristan al Festspielhaus (ad oggi sono in totale 192) è uscita dalla sua bacchetta!
Il regista: Chéreau fece scalpore a Bayreuth nel '76 col Ring del centenario: un esempio - per me - obbrobrioso di Regietheater (l'arte ?! di inventare di sana pianta l'ambientazione di un'opera, strabattendosene di ciò che l'Autore ha espressamente scritto in partitura). Oggi sono passati 30 anni e - forse - l'allora trentenne scapestrato ha messo la testa a posto, chissà... In ogni caso, Tristan è talmente fuori da ogni contesto materiale, che può sopportare qualunque manipolazione.
Il cast è di sicura garanzia: Maier, Grochowski, Salminen sono nelle short-list di tutte le principali Opera-House del pianeta; Storey è al debutto in Tristan, ma ha credenziali più che solide; e gli altri non deluderanno di certo.
Chi invece si deve preparare - cominciando a studiare, o a ripassare la lezione - è lo spettatore (o l'ascoltatore, per chi seguirà la prima per radio). Fosse per me, venderei i biglietti solo a chi supera un regolare esame di ammissione; e non certo sul plot...