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11 maggio, 2024

Orchestra Sinfonica di Milano – Stagione 23-24.22

È il Direttore emerito Claus Pater Flor a rifarsi vivo con l’Orchestra Sinfonica di Milano per offrirci questo bel concerto che affianca il tardo Strauss al rampante Beethoven.

Una delle due prime parti di oboe dell’Orchestra, Luca Stocco, è il protagonista del primo brano in programma, il funambolico Concerto che l’81enne Richard Strauss compose nel 1945 come… ehm, piccolo risarcimento di guerra per John de Lancie, strumentista della Pittsburgh Symphony Orchestra (in seguito passato alla Philadelphia) nonchè caporale dell’armata USA che aveva preso il controllo della Baviera. Il ventenne militare era quasi divenuto amico del vecchio compositore, andandolo spesso a trovare nella sua villa di Garmisch, che un altro graduato aveva ossequiosamente evitato di sequestrare - per farne un... bivacco di manipoli - proprio per rispetto alla notorietà del proprietario.

Il Concerto ha la classica struttura in tre tempi, tonalità RE maggiore (1-3) e Sib maggiore, poi RE maggiore (2). Ascoltandolo non si può non andare con i ricordi ad atmosfere tipiche del classicismo viennese. E vi compare ripetutamente (in modo minore e maggiore) anche un motivo che rappresenta un sottile e sotterraneo legame con l’Eroica (a proposito del secondo brano in programma); motivo impiegato da Strauss anche nella contemporanea Metamorphosen:

Orchestra… magrolina (come prescritto) che il Direttore ha appropriatamente fatto suonare con delicatezza tutta settecentesca.

Quanto al solista all’oboe, l’aspetto più critico del brano riguarda però le apnee (!) cui si deve adeguatamente preparare… Strauss non era nuovo a richiedere prestazioni fuori ordinanza agli esecutori su strumenti a fiato, tanto che per la Alpensinfonie aveva consigliato addirittura l’impiego dell’aeroforo di Bernard Samuels per venire in soccorso ai poveri strumentisti!

Ma l’eroico Luca Stocco non ha avuto bisogno di alcun polmone d’acciaio, tanto da superare la prova quasi in… souplesse! E così si è meritato un gran trionfo di pubblico (anche ieri con folta rappresentanza di teen-agers) e l’applauso dei colleghi.
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Ha quindi chiuso in bellezza l’Eroica: poco da dire qui, se non che anche queste opere iper-inflazionate e millanta volte udite - dal vivo o attraverso le più esotiche diavolerie tecnologiche - se suonate come sa fare l’orchestra di casa, coinvolgono l’ascoltatore come al… primo amplesso, ecco!

Mi limiterò a citare per tutti il terzetto dei corni (Amatulli, Farrante Bannera, Buldrini) per l’impeccabile resa del Trio.  

Immancabili applausi ritmati hanno accolto questa ennesima dimostrazione di forza e compattezza del complesso guidato da Luca Santaniello.
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Lunedi 13, ore 11, in Auditorium (e in streaming sul canale youtube della Fondazione) appuntamento con il nuovo Direttore Musicale, Emmanuel Tjeknavorian, per la presentazione della stagione 24-25, che si preannuncia davvero… pirotecnica!

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