Paradossi del business: il Teatro non ha mai ufficialmente annunciato il titolo
di apertura della stagione 20-21 (ormai andata a meretrici?) ma tutti sanno che
si trattava della Lucia, della
quale già si conoscevano interpreti e allestitori, e che già prendeva forma all’Ansaldo, sotto gli occhi di tutti.
Poi la recrudescenza, specialmente proprio lombarda e scaligera dei contagi (coristi e orchestrali in quarantena) ha imposto il meritato schiaffo contiano ai baüscia Fontana&Gallera/Sala, comicamente difesi da uno (tale Salvini) che ignorava l’esistenza dei teatri e della cultura in genere, ma che li ha improvvisamente scoperti quando potevano servire alla sua propaganda elettorale, mascherina di Trump compresa.
Lo sfigato Dominique Meyer (ma i tempi del suo insediamento potrebbero far pensare che il Covid ce l’abbia portato proprio lui!) sta cercando di arrabattarsi alla bellemeglio, e si legge dei suoi titanici sforzi per mostrare in mondovisione il Piermarini addobbato a festa, pur orfano del tradizionale interprete principale: il sobrio e riservato pubblico di SantAmbrogio!
Così pare che potremo assistere - da casa - ad una specie di gala a porte chiuse, spettacolo unico e non replicato, simile ad un Milan-Juve in una SanSiro deserta, dove invece della partita vanno in scena mirabili palleggi di CR7 e Ibra!
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