La Sinfonia Patetica percorrre tutti i maleodoranti canali e le fogne dell’umana disperazione; è sozza come la musica può ben essere. Il primo movimento potrebbe definirsi come la trasposizione in musica de “La confessione di Claudio” di Zola. Il secondo movimento, con il suo ritmo strabico, è a malapena meno ignobile; il terzo, puro linguaggio sguaiato. Nel finale, ci troviamo faccia a faccia con una paresi da vista debole; e quel solenne conclusivo epitaffio dei tromboni potrebbe cominciare con: “Qui continua la decomposizione”.
Comparso nel 1898, sul Boston Evening. Citato qui.
Comparso nel 1898, sul Boston Evening. Citato qui.
1 commento:
non me lo lascio sfuggire! già in wishlist su anobii. Grazie!!
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