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14 settembre, 2015

Bignamini esordisce alla Scala con laVERDI


La Scala ha ospitato ieri, come ormai tradizione, l’OrchestraVerdi in quello che solitamente era il concerto di rientro dalle vacanze. Quest’anno – complice l’EXPO – la stagione non ha avuto interruzione alcuna, nemmeno per ferragosto, e come premio il FUS (che bisognerà ridefinire: Fatevi Una Sega) ha gratificato laVERDI di un… tozzo di pane ammuffito: siamo alle solite, roba da chiodi, o meglio… da Franceschini (magari in nome e per conto di Renzi: pregasi constatare differenze di trattamento fra laVERDI e la toscana ORT).

E questa è un’orchestra che riempie il più famoso teatro italiano come capita di vedere assai di rado, e trascina il pubblico ad ovazioni solitamente riservate ai Wiener, ecco.

Jader Bignamini ha avuto così l’occasione di salire per la prima volta sul podio del Piermarini, dove gli auguriamo di tornare in futuro, perché se lo merita davvero.   

Menu tutto russo, con un po’ di… champagne. Rimski che incapsula Musorgski-Ravel. Tutte portate che l’Orchestra cucina a menadito, cioè suona deliziosamente, tanto che sarebbe difficile fare graduatorie, sia globali che individuali.

Russi ovviamente anche i due travolgenti bis (Khachaturian e Ciajkovski) per brindare a… vodka!


Bignamini, che purtroppo non dirigerà, come inizialmente previsto, l’Otello verdiano a Parma (ma a fine ottobre tornerà ad interpretare in Auditorium, a distanza di un anno preciso, il Requiem) darà il la anche alla restante parte della stagione 2015, che si chiuderà a dicembre.

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