Ancora per questa e per la prossima stagione Bayreuth si mantiene su un profilo prudente, in attesa della storica edizione 2026 che celebrerà i 150 anni dalla fondazione del Festival, che aprì i battenti nell’agosto 1876 con tre rappresentazioni del ciclo del Ring. E c’è da immaginare cha sarà ancora il Ring il protagonista della ricorrenza.
Quest’anno il
programma
è lo stesso (come titoli e allestimenti) di quello del 2023, salvo il titolo di
apertura, la nuova produzione di Tristan (a soli due anni di
distanza dalla precedente) affidata a Bychkov/Arnarsson e con
protagonisti Schager/Nylund. Cambia anche la distribuzione delle recite:
Holländer (da 5 a 3); Tannhäuser (da 5 a 6); Ring (da 3 a 2); Tristan (da 2 a
7) e Parsifal (da 7 a 6).
Per
gli amanti delle statistiche, qui un paio di
tabelle riassuntive
di tutte le 112 edizioni del Festival e dei Direttori succedutisi sul podio. A proposito
del quale, due interessanti novità del 2024 riguardano le quote rosa destinate
a calcarlo: oltre all’ormai collaudata Oksana Lyniv (Holländer) vi saliranno
per la prima volta Nathalie Stutzmann (Tannhäuser) e Simone Young
(Ring). Heras-Casado resta al proprio posto per Parsifal.
Ancora lontano dalla verde collina – come già nel 2023 - Christian Thielemann, decano delle direzioni (185). Di cui peraltro si dà per scontato il rientro in quella che per un quarto di secolo è stata praticamente casa sua. Infatti nel 2025, dopo il trasferimento da Dresda (dove gli subentrerà Gatti) a Berlino (dove tornerà come erede di Barenboim…) il 65enne direttore sarà protagonista del suo amato Lohengrin.
A
proposito del quale anni fa nacque una certa polemica fra il Maestro e la
tenutaria del Festival Katharina Wagner. La quale, per rinforzare la sua
presa di distanza dagli anni bui della Nazi-Bayreuth, chiese all’allora
factotum musicale del Festival di impiegare, nel finale dell’opera, il nobile
epiteto di Schützer al posto di quello, divenuto infamante, di Führer,
con il quale lo stesso argenteo cavaliere apostrofa il riesumato Gottfried. E Thielemann
– che sarà pure di idee conservatrici ma non certo reazionarie e menchemeno…
nostalgiche – oppose il rigore filologico e il rispetto del testo originale. Sta di
fatto che, dopo avere avuto il prestigioso incarico di Musik Direktor,
Thielemann ne è stato successivamente privato… Vedremo fra un anno se si tratti
solo di acqua passata.
Quanto alle possibilità di ascolto, la Radio Bavarese è ovviamente presente (quasi sempre) in diretta per le prime. Che saranno anche in parte trasmesse dagli spagnoli di Radio Clasica. Meno chiara la copertura di Radio3, pare limitata per ora alla prima del 25.
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