Cambiano i Direttori e cambiano anche le tradizioni: nella Settimana Santa Ruben Jais, Direttore Artistico de laVerdi, immancabilmente programmava (magari appaltandola a… se stesso, cioè a laBarocca) l’esecuzione di una delle due passioni di Bach: Matteo o, alternativamente, Giovanni (questa fu l’ultima rappresentata, lo scorso anno).
Ora l’avvento di Tjeknavorian ha portato con sé anche una novità pasquale: al posto di Bach… Rossini e il suo monumentale Stabat Mater (martedi 15 e giovedi 17, ore 20).
L’opera
è alla sua ottava comparsa in Auditorium. Fu per parecchie stagioni una
presenza costante nella programmazione de laVerdi: diretto
dall’indimenticabile Romano Gandolfi, lo Stabat Mater risuonò qui
in quattro stagioni consecutive: 99-00, 00-01, 01-02 e 02-03. Poi ritornò con Stéphane
Denève nella stagione 05-06. Quindi 10 anni di assenza, prima di una nuova
comparsa, con Claus Peter Flor nel 2016. Infine, sempre con Flor,
l’ultima presenza, nel 2018, in occasione dei 150 anni dalla scomparsa di
Rossini e dei 20 anni dalla nascita del Coro Sinfonico.
Al Rossini Opera Festival lo Stabat Mater è stato eseguito per ben 14 volte e, guarda caso, l’ultima apparizione colà, nel 2021, ebbe un qualche indiretto legame con laVerdi: perché a dirigerlo, alla testa della Filarmonica Rossini e del Coro del Ventidio Basso, fu una creatura dell’Orchestra milanese, Jader Bignamini.
Dopo i recenti trionfali concerti, l’aspettativa per questa nuova sfida del giovane Direttore Musicale è altissima. Nell’attesa, ecco un mio personale ripasso sui contenuti di questo capolavoro del genio pesarese.
Nessun commento:
Posta un commento