Come
intermezzo fra le due serate del 23° concerto, i suoi due protagonisti sono
tornati sul palco dell’Auditorium per uno straordinario da
camera
dove
hanno spaziato da Mozart a Janàček a Brahms, per poi chiudere sul festeggiato
Ravel (150 anni dalla nascita).
Programma parzialmente modificato rispetto all’annuncio originale, con Brahms a sostituire Prokofiev, più Mozart (due sonate - K301+K305 - invece della K367) e con l’aggiunta di un intermezzo di Kreisler.
Come si po' dedurre, qui è il violino (del Tjek) a farla da protagonista, con un illustre pianista (Babayan) a supportarlo sontuosamente. Ecco la sequenza dei nove brani eseguiti:
1- Leóš Janàček: Sonata per violino e pianoforte (ultima versione, 1922); Con moto; Ballada; Allegretto; Adagio:
2- Wolfgang Amadeus Mozart: Sonata per violino e pianoforte in Sol maggiore K 301 (1778, a Mannheim); Allegro con spirito; Allegro:
1. Rondino in stile Beethoven (1905): si tratta di una riduzione del Rondo per violino e piano, trasposto da SOL a MIb maggiore; le strofe del Rondo sono in MIb, SIb, DO minore, LAb maggiore:
2. Alt-Wiener Tanzweisen (<1905) è un trittico di tre danze viennesi:
a) Liebesfreud: struttura A-BB’-A; Allegro, DO maggiore / Grazioso, Allegro, FA maggiore / Allegro, DO maggiore:
b) Liebesleid: struttura A-B-A-B; Ländler, LA minore / Poco meno mosso, LA maggiore:
c) Schön Rosmarin: Struttura A-B-A; Grazioso, SOL maggiore / Meno mosso, SOL maggiore-minore, SIb maggiore, SOL maggiore / SOL maggiore:
Poi diventa quasi schizofrenica prima della conclusione, con un funambolico susseguirsi di indicazioni di agogica e di diteggiatura:
Poi
Mozart ha ovviamente aperto un primo squarcio di sano classicismo, con le sue
leziosità giovanili. Kreisler ha anche scaldato i motori del virtuosismo. NB.
la sequenza dei quattro brani è stata: Liebesleid, Rosmarin, Rondino,
Liebesfreud, in modo da lasciare l’ultima parola nota prima dell’intervallo
al pezzo forte, o quanto meno al più trascinante dei quattro.
Brahms ha poi degnamente tirato la volata al secondo Mozart, le cui variazioni hanno davvero incantato. I due moschettieri si son presi un minuto di pausa prima della Tzigane, che ha chiuso il programma ufficiale con grande trionfo per questa coppia davvero unica nel suo genere.
Praticamente
scontato (e preparato) il bis di congedo: ancora Ravel, con il pezzo in
forma di Habanera. Ma il pubblico – anche oggi oceanico - non se n’è dato
per inteso, e così l’ultima parola musica l’ha avuta ancora il
kreisleriano Liebesleid, romantiche pene d’amore… come quelle che ormai
sembrano accumunare il pubblico e il suo nuovo Direttore Musicale!
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